"Un ’Galateo social’ per comunicare con eleganza"

Stefano Bergonzini: "Un manuale da tirare fuori quando serve l’idea giusta"

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Prima o poi qualcuno doveva pensarci: in un mondo sempre più social e sempre più connesso, l’educazione ha una propria importanza. E a sancire le regole del bon ton digitale ci ha pensato Stefano Bergonzini, giornalista e massmediologo nonché fondatore della la prima agenzia di comunicazione della MotorValley, che nei giorni scorsi ha presentato al Museo Enzo Ferrari il suo libro, ’Il Galateo Social’ (Cdm Edizioni), già presente su tutte le maggiori piattaforme, come Amazon, IBS, Libreriauniversitaria, MondadoriStore, oltre che nelle migliori librerie. Il Galateo Social tratta con ironia e leggerezza i principali argomenti dell’attualità Social che presto entreranno nel main stream: ma si parla anche di progetti per muoversi senza inquinare, di come vestirsi sexy per un evento o per una conference call. "Tra la sede del mio Studio e il Museo Enzo Ferrari – ha detto Stefano Bergonzini – ci sono 250 metri. Per percorrerli e arrivare qui a raccontarvi del mio libro e della mia storia ci ho impiegato 25 anni. Il Galateo Social è un condensato di esperienze di vita, ogni riga è stata pensata, scritta e riscritta perché potesse rimanere, come Bon Ton di Lina Sotis, Un Week End Postmoderno di Pier Vittorio Tondelli o Cafonal di Roberto d’Agostino, libri di formazione che io consulto da anni e non butterò mai. Il Galateo Social è un manuale che non si può non avere in casa, da tirare fuori al momento opportuno, quando serve l’idea giusta per comunicare. Si tratta di una miniera di idee che si conclude con 100 proposte per utilizzare le risorse del Next Generation EU e cambiare in meglio l’Italia".

L’altro tema affrontato è stato l’uso corretto dei Social Network nella società di oggi: "Quando Mark Zuckerberg mise in rete la prima versione di The Facebook – ha detto Bergonzini – lo slogan di presentazione fu ‘rimani in contatto con le persone della tua vita’. Facebook nacque per questo, per rimanere in contatto con i propri compagni di corso di laurea, che sono le persone della tua vita, con le quali hai condiviso tante fatiche e sulle quali potrai contare per il lavoro e lo svago. Io credo che i Social Network abbiano avuto tanto successo proprio per questo. Restare in contatto e sapere di persone che non puoi frequentare in presenza. In tempi di pandemie continue questo è un fattore fondamentale, sopratutto per il lavoro. Quindi non litigate sui Social ma usateli in modo elegante e pensato per stare in contatto con le persone che contano nella vostra vita".

Roberto Grimaldi