"Un grande amico, era appena andato in pensione"

"Un grande amico, era appena andato in pensione"

"Un grande amico, era appena andato in pensione"

Si godeva la pensione conquistata pochi mesi fa, dopo una vita di lavoro nei magazzini del Parmigiano Reggiano. E nel tempo libero, Ivano Montanari poteva dare maggiore sfogo alla sua più grande passione: il volo. Proprio come sabato mattina. Un giorno maledetto per la moglie – con cui vive a Reggio – e i tanti amici che ormai hanno poche irrazionali speranze di rivederlo. Chi trova il coraggio di descrivere Ivano, è l’amico Sergio Soliani, anche lui pilota della scuola reggiana Top Gun: "Ho volato con lui diverse volte. La nostra è una passione che moltiplica la forza dell’amicizia tra chi la pratica. Siamo tutti in una faticosa e silenziosa assimilazione di un evento. Non riesco ad aggiungere altro... Non possiamo ‘scivolare’ in parole come ‘potrebbe essere’ o ‘crediamo che...’. Sarebbero tutte supposizioni, tutte soggettive mentre ciò che vorremmo è una sorta di moviola per ritornare a poco più di un giorno fa".

Sono momenti drammatici quelli che stanno vivendo i familiari e i conoscenti. "Ivano è un grande amico, una persona garbatissima e affabile. Un gentiluomo. Avremmo bisogno di un mondo con tanti Ivano...", si lascia andare Soliani. Sulla possibile dinamica di quello che è un probabile disastro, infine non vuole entrare. Ma si limita a dire: "Purtroppo in ogni ambito, a piedi, in bicicletta come in auto, può capitare il cosiddetto ‘momento terribile’. L’incidente aereo fa più rumore per qualunque motivo avvenga. Però ogni attività e ogni mezzo da parte di quel filo che ogni individuo ha, e fortunatamente non vede, legato dal momento della nascita. Anche una campana di vetro sotto la quale ci si può riparare, può spezzarsi".

Paradossalmente in effetti, se andassimo a confrontare le statistiche degli incidenti nei quali sono coinvolti auto e aerei, questi ultimi risulterebbero i più sicuri. Ivano era un pilota esperto, volava con un brevetto conseguito da tanti anni, ma davanti al maltempo e alle ‘bizze’ della natura– probabile causa del presunto disastro – purtroppo non c’è curriculum che possa reggere il confronto. Anche se gli amici sperano, in cuor loro più che con la ragione, che si tratti solo di un incubo.

Daniele Petrone