
Resta alta l’attenzione dell’amministrazione per il Parco XXII Aprile nella convinzione che il rilancio e recupero sociale di una delle aree verdi più degradate dal punto di vista della delinquenza in città passa non solo attraverso la sua riqualificazione urbana, ma soprattutto attraverso la riconsegna dei suoi spazi alla collettività. Questo il messaggio affidato con la inaugurazione ieri mattina di un murales che decora la facciata est del Bar Arcobaleno, dove accanto è ospitata la sala impiegata per le attività dell’Istituto formativo Toniolo del Ceis. L’opera d’arte, di cui è autore Salvatore Lopopolo, è stata realizzata tra marzo e giugno nell’ambito del progetto "Chi ha dato la vernice qua?", seguito dalla educatrice Ceis Silvia Spallanzani, un’iniziativa che si è avvalsa del coinvolgimento e della collaborazione delle ragazze e dei ragazzi del centro di aggregazione Alchemia e del progetto "Tu.To.R" del Ceis. "Il murales – ricorda Padre Giuliano Stenico, presidente del Ceis – porta il contributo ed è stato fatto da tre componenti: i minori stranieri non accompagnati della nostra comunità, un gruppo che noi seguiamo di giovani minori del territorio, e un altro gruppo di giovani. L’esperienza è stata davvero interessante". Anche il murales rientra tra gli interventi di "Riqualificazione dell’area verde di via Donati", coordinati dal Comune di Modena e co-finanziati dalla Regione Emilia-Romagna, che ha visto in precedenza rinnovare e arricchire l’area giochi per i bambini, potenziare il sistema di videosorveglianza con l’installazione di 3 nuove telecamere e collocare nuovi attrezzi per il fitness, un campo di calcetto e realizzare un parcheggio con 22 posti auto, inaugurati la scorsa primavera. Ma, nessun luogo è sicuro se non è abitato e frequentato e non è vissuto con un senso profondo di appartenenza. Per questo gli interventi strutturali sono stati sostenuti da misure di accompagnamento sociale e attività culturali e di animazione per promuovere la partecipazione di giovani, scuole e famiglie. L’obiettivo – fanno sapere dal Comune – è rafforzare il senso di comunità, di sicurezza e di appartenenza dei cittadini nei confronti del quartiere, oltre a migliorare la vivibilità dell’intero contesto urbano di riferimento. "Il murales – spiega Lopopolo – è il risultato di uno ’studio’ della storia del parco. E’ stato scelto il tema dell’acqua a caratterizzarlo, perché meglio rappresenta ciò che un tempo era questo luogo in cui sorgeva il porto fluviale della Darsena che collegava Modena all’Adriatico, raffigurato attraverso la sirena, frequentato da commercianti, facchini, operai, lavandaie e pescatori. In questo modo la struttura del bar è stata legata a quella del parco XXII Aprile iniziando un racconto aperto che potrà cominciare e finire con il bar per svilupparsi nelle strade del parco e nei laghetti artificiali". Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore ai lavori pubblici, manutenzione e decoro della città, Andrea Bosi ed il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha voluto ringraziare il Ceis "per la scelta fatta nel tempo, di rompere lo schema per ricostruire qui relazioni, una cosa non facile. Dobbiamo trovare le condizioni – ha esortato – perché la nostra comunità piena di valori, come è appunto Modena, non perda quei valori e continui a camminare insieme verso il futuro".