Un po’ di ottimismo è lecito

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Michele

Colajanni*

Prevedibile che un mondo sempre più digitale e interconnesso sarebbe stato più vulnerabile. Connessa a internet, ogni organizzazione, persona e servizio informatico rappresenta un bersaglio raggiungibile da parte di attaccanti violenti, anonimi e inafferrabili. Tutti hanno dovuto prendere consapevolezza di tale realtà. L’industria manifatturiera - soggetta ad aggressioni di tipo ransomware tramite cui si richiede un riscatto (ransom) per sbloccare l’operatività - è utilizzata come un comodo bancomat da criminali di qualsiasi tipo. La politica ha dovuto prendere atto che simili attacchi possono riguardare anche le amministrazioni pubbliche: il caso della regione Lazio è stato il più clamoroso avendo raggiunto i telegiornali della sera, ma non l’unico. La pandemia ci ha fatto scoprire l’indispensabilità di connessioni e di servizi informatici affidabili e sicuri.

E, purtroppo, anche l’aggressione russa all’Ucraina ha evidenziato che internet è diventata un terreno di scontro tra potenze in campo sia a livello tecnologico sia a livello psicologico, in quanto la disinformazione è una protagonista di ogni conflitto. Fortunatamente, il Paese sta rispondendo a tutti i livelli.

E’ stata creata l’Agenzia Nazionale di Cybersicurezza (Acn) preposta sia alla difesa informatica delle infrastrutture nazionali più critiche sia alla diffusione della cultura e delle competenze di cybersecurity. La Regione Emilia-Romagna si è mossa con una delibera di giunta (n. 663 dello scorso 28 aprile) tramite cui ha avviato un percorso per favorire l’innalzamento dei livelli di sicurezza degli enti regionali e, tramite Lepida, dei Comuni. Preso atto che le tecnologie costituiscono solo una parte degli elementi difensivi, si sta investendo meritoriamente sul potenziamento delle competenze di cybersecurity: dai nuovi tecnici che emergeranno dai corsi Its ai percorsi universitari fino ai manager della cybersecurity presso la Bologna Business School. Un po’ di ottimismo sul futuro dopo lunghi periodi bui è lecito.

*Docente Ingegneria Informatica Unibo