"Un tema che spesso ci fa balbettare. Proviamo a mettere ordine"

L’ex sindaco fa parte del comitato scientifico: "Tra giustizia e legge serve coerenza. O è la tragedia"

"Diceva un grande giurista che quando parliamo di giustizia, balbettiamo e basta. Il festival servirà a cercare di mettere ordine in questo balbettio". Si esprime così Massimo Cacciari, componente del comitato scientifico del consorzio Festival Filosofia, nel presentare il nuovo tema chiave dell’iniziativa. Giunto alla sua ventiduesima edizione, il progetto di quest’anno si focalizzerà sulla giustizia, nelle sue diverse declinazioni. Un valore estremamente difficile da trattare, che come afferma Cacciari, porta con sé spesso numerose contraddizioni ed incertezze. "I principi che sono sicuramente alla base delle nostre democrazie debbono sapersi tradurre in diritto positivo. Se non si traducono in diritto positivo, diventano automaticamente astrazioni – continua il filosofo – Se non vi è coerenza tra l’idea, qualunque essa sia, di giustizia e la legge vi è la tragedia". Un intervento, dunque, che mira a sottolineare come l’argomento scelto per il Festival della Filosofia 2022 sia, ora più che mai, attuale e necessiti di essere discusso e dibattuto pubblicamente, focalizzandosi in primis sulle sfide del presente. Sarà questa urgenza a portare lo stesso relatore, pilastro della manifestazione, a prendere la parola per esaminare insieme a Natalino Irti, un celebre caso letterario, ’Michael Koolhaas’, scritto dal drammaturgo e poeta tedesco Heinrich von Kleist. A sottolineare il ruolo essenziale che il tema della giustizia ricopre è anche una condizione globale estremamente complicata ed ingarbugliata, in cui raramente l’equità e l’imparzialità sono i veri protagonisti. "Siamo in una situazione oggettivamente difficile", afferma l’ex sindaco di Venezia, mettendo in rilievo come in un periodo in cui emergenze geopolitiche, ambientali ed economiche si intersecano continuamente, sia essenziale tentare di risolverle con pazienza e, soprattutto, singolarmente. Un obiettivo ambizioso che studiosi e filosofi, provenienti da tutto il mondo, tenteranno di raggiungere all’interno dei diversi spazi predisposti dal festival. Attraverso i momenti di confronto, che dureranno da venerdì 16 a domenica 18 settembre, si cercherà, dunque, di analizzare le grandi questioni drammatiche dei nostri tempi, anche "alla luce di di una grande sofferenza che – chiosa il filosofo – tutti sentiamo".

a. n.