Una coppia si interroga E il teatro è un mistero

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Lui bianco, lei nera: una coppia che oggi diremmo mista. Entrambi italiani, colti, aggiornati. Una domenica mattina, in una stanza da letto, provano a dialogare su alcune questioni della nostra società, affrontando anche temi caldi: il desiderio, l’immagine dei corpi, gli stereotipi razziali, la coscienza politica. In ’Blind love’ (da domani al 22 maggio al teatro Tempio di Modena), Alessandro Berti – autore e regista, in scena con Rosanna Sparapano – ci porta a interrogarci su domande attuali, non solo per la coppia. Riusciamo ancora a sperare? L’amore è cieco o la cecità verso gli altri ci impedisce di amare davvero? Domani e dopodomani alle 20.30 al teatro Storchi il regista Andrea De Rosa si confronta con ’Nella solitudine dei campi di cotone’, il testo più famoso di Bernard-Marie Koltès, drammaturgo franco magrebino. Due persone si incontrano casualmente per strada di notte: uno, il Dealer (Federica Rosellini) ha qualcosa da vendere, l’altro, il Cliente (Lino Musella) si mostra interessato. Ma nulla è come sembra, tutto è costruito sulle allusioni. De Rosa ha immaginato il testo come una riflessione sui teatri rimasti vuoti, bui, silenziosi. "E – dice – ho immaginato che la merce intorno alla quale si conduce la misteriosa trattativa sia il teatro stesso"

s. m.