«Una corsia d’uscita, rotatoria più sicura»

Tra via delle Suore e il cavalcavia Cialdini L’assessore Filippi: «Protetto il passaggio pedonale , ma è una sperimentazione». Santoro: «Traffico più congestionato»

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La riduzione da due a una corsia del ramo in uscita su via Cialdini dalla rotatoria con via delle Suore è stata realizzata in via sperimentale con lo scopo di aumentare la sicurezza, in particolare per pedoni e ciclisti, ridimensionando l’attraversamento pedonale e migliorando la visibilità reciproca di veicoli e utenti sulle strisce pedonali.

Lo ha detto l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi nella seduta del Consiglio comunale di ieri n risposta all’interrogazione della consigliera Luigia Santoro (Lega Modena) sul rallentamento del traffico, precisando che «l’intervento, nel primissimo tratto verso il ponte, è stato realizzato con new jersey e segnaletica gialla così da consentire la verifica dell’efficacia del provvedimento». Santoro nell’istanza ha riportato che alcuni residenti lamentano disagi nel transito durante le ore di punta e ha evidenziato che non si comprende l’utilità della permanenza di questi blocchi usati normalmente durante i cantieri senza in questo caso lavori in corso. Ha quindi chiesto perché e quando le barriere siano state posizionate e se si intende rimuoverle in tempi brevi.

Filippi, ricordando come tra i principali obiettivi del Pums 2030, il Piano urbano della mobilità sostenibile adottato dalla Giunta comunale nel marzo 2019, ci sia la risoluzione della problematica degli incidenti stradali mortali, ha evidenziato che «il provvedimento rientra in un programma di interventi relativo a otto snodi stradali, già individuati come critici per la mobilità ciclopedonale nel territorio urbano, su cui sono previste modifiche per il miglioramento della sicurezza stradale. I punti critici – ha proseguito – erano stati individuati già nel Piano della Mobilità ciclabile Gli snodi sono stati individuati sulla base di un’analisi sui dati di incidentalità relativi alla mobilità ciclabile nell’intero territorio e, per ciascuno di essi, sono state individuate specifiche soluzioni progettuali volte a migliorare le condizioni di sicurezza per la mobilità dolce».

L’assessora ha spiegato che «i dispositivi new jersey e il potenziamento della segnaletica orizzontale e verticale, oltre all’installazione di dispositivi luminosi e catarifrangenti per migliorare la leggibilità dell’attraversamento pedonale e delle modifiche operate, sono attivi dallo scorso 7 novembre. Trattandosi di intervento di natura sperimentale – ha proseguito – è ovviamente previsto un periodo di monitoraggio dell’efficacia del provvedimento sia dal punto di vista dell’incidentalità sia della fluidità del traffico presso la rotatoria».Nella replica, la consigliera Santoro ha sottolineato che «proprio perché la normativa non è retroattiva, bisogna valutare bene: tutte le strade con portata di traffico maggiore – ha sottolineato – hanno rotatorie con due corsie anche in uscita, oltre che in entrata, per evitare che si crei una congestione stradale tale da aumentare l’incidentalità invece che diminuirla».