"Una nuova rete di imprese porterà il Lambrusco in Spagna"

Bomporto, nella Cantina di Carpi e Sorbara una sinergia con il marchio leader nella penisola iberica

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Il momento del taglio del nastro alla presenza delle autorità

Una nuova rete di impresa per innovare nella filiera del Lambrusco. Taglio del nastro ieri nello stabilimento della Cantina di Carpi e di Sorbara, frutto della fusione nel 2012 di Carpi e Sorbara, dove il Grupo Bautista Martì, marchio leader e cantina di riferimento per il vino Lambrusco in Spagna, e Lebovitz, importante cantina con sede a Governolo nel mantovano, hanno dato il via ufficiale a un nuovo e innovativo progetto di imbottigliamento all’interno della filiera del Lambrusco con la costituzione di una rete d’impresa di respiro europeo che unisce cooperazione e privato. Erano presenti il prefetto di Modena Alessandra Camporota, il vescovo Erio Castellucci, l’assessore regionale Alessio Mammi, il sindaco di Bomporto Angelo Giovannini, la vice di Carpi Stefania Gasparini, l’eurodeputato Paolo De Castro, il presidente, vice presidente e direttore della Cantina, rispettivamente Alessandro Mastrotto, Carlo Piccinini, Daniele Artioli, e i rappresentanti delle associazioni di categoria. "Unire le forze, pur mantenendo la propria identità, mettendo a fattor comune know-how e risorse per rendere ancor più efficienti le rispettive filiere produttive". È questo l’obiettivo che vede tre importanti realtà attive nella produzione e commercializzazione di vino Lambrusco sia in Italia che in Spagna, costituire una nuova collaborazione che ha come obiettivo la valorizzazione del Lambrusco doc e il suo territorio. Grazie alla costituzione di una nuova rete di impresa, le tre realtà saranno ora in grado di consolidare la loro partnership tramite una più proficua condivisione di conoscenze, strutture, esperienze. Il Grupo Bautista Martì trasferirà nello stabilimento di Sorbara la sua cantina di Valencia. La propria linea di imbottigliamento di elevata tecnologia è già stata installata e le consentirà di poter commercializzare il Lambrusco in Spagna con il marchio Doc e non più solo Igt, oltre che sviluppare nuovi progetti commerciali anche in altri paesi. "Per competere a livello locale e internazionale – dichiara il direttore Artioli – è sempre più necessario fare network, attraverso strutture snelle, ma efficienti".

v. b.