La Teresa sa tutto di tutti, e ovviamente ha una lingua tagliente: in casa, è lei che comanda. E suo marito Giovanni fa spesso la figura del sempliciotto: qualche volta, lei gli augura di morire "perché ho diritto anch’io a dieci anni di vedovanza", dice. Poi c’è la figlia Mabilia, che è nata nella stessa corte di campagna ma ha il sogno segreto di diventare una soubrette. Eh già, sono proprio loro, i Colombo, una famiglia di sani e autentici principi, gli strepitosi personaggi creati dai Legnanesi, storica compagnia teatrale lombarda, celeberrimo esempio di teatro en travesti. Fanno faville nei teatri milanesi e anche in tv, ma per una sera li potremo vedere in azione anche a Modena: martedì 21 porteranno al teatro Storchi il loro nuovo spettacolo, "Guai a chi ruba". E il divertimento è assicurato.
La compagnia è stata fondata nel 1949 da Felice Musazzi e Tony Barlocco che sono stati i primi interpreti delle esilaranti ‘maschere’: oggi a impersonare i tre Colombo sono Antonio Provasio (Teresa), Enrico Dalceri (Mabilia) e Italo Giglioli (Giovanni). Nel nuovo spettacolo, Mabilia partecipa a un concorso di beneficenza e si aggiudica "l’adozione temporanea" di un ragazzo problematico, ma dal carattere assai travolgente. Carmine entra così a far parte della famiglia Colombo, e sarà un finimondo. Teresa e Giovanni proveranno a reinserire il ragazzo in società, e Mabilia sarà come la sua sorella maggiore: ma le brutte abitudini sono dure a morire, e così, per una bravata commessa da Carmine, i tre Colombo finiranno in un’aula di tribunale. Nel testo scritto da Mitia Del Brocco, i profumi del tradizionale cortile si uniscono a ispirazioni tratte dalla serie di enorme successo "Mare fuori". Scenografie e costumi di Enrico Dalceri, regia di Antonio Provasio.
s. m.