I giovani neolaureati rinforzano gli uffici giudiziari

L’iniziativa è sostenuta dalla Regione e gestita direttamente dall’Università

L’iniziativa di Regione e Unimore: giovani neolaureati a rinforzo degli uffici giudiziari

L’iniziativa di Regione e Unimore: giovani neolaureati a rinforzo degli uffici giudiziari

Modena, 20 novembre 2018 - Ventotto giovani neolaureati, selezionati attraverso un bando pubblicato dalla Fondazione Crui, da gennaio 2019 andranno a rinforzare per un anno gli Uffici Giudiziari della Regione Emilia-Romagna. L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna, sarà gestita dalle Università che forniranno i tutor. Unimore riceverà 6 borse di ricerca destinate 5 a Modena e 1 a Reggio Emilia. Le domande dovranno essere compilate esclusivamente online entro il 4 dicembre.

 

Regione Emilia Romagna, Fondazione Crui e atenei emiliano-romagnoli presteranno giovani neolaureati per rendere più celere e rinnovare l’attività giudiziaria di tribunali e uffici giudiziari presenti in Regione.

 

Lo faranno attraverso un bando di selezione per 28 borse di ricerca post lauream da svolgere all’interno degli uffici giudiziari della Regione Emilia-Romagna pubblicato nei giorni scorsi dalla Fondazione Crui.

 

L’iniziativa, che nell’arco di un triennio consentirà di erogare complessivamente 81 borse di ricerca, ha l’obiettivo di proporre nuovi modelli organizzativi per l’innovazione degli Uffici Giudiziari ed è promossa dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Fondazione Crui e gli Atenei della Regione: Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma, Cattolica del Sacro Cuore - Sede di Piacenza.

 

«Si tratta – affermano all’unisono il prof. Vincenzo Pacillo, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore ed il collega prof. Luigi Foffani - di un’interessante e stimolante opportunità per i nostri laureati magistrali (nelle aree giuridica, economica, statistica e socio-politica), che avranno l’opportunità di acquisire una nuova ed importante professionalità di manager della giustizia, spendibile in futuro in tutti i diversi settori del ’servizio giustizia’, tanto nel settore pubblico, quanto nel settore privato. Tali borse di ricerca non consentiranno soltanto di proporre soluzioni innovative presso gli Uffici Giudiziari regionali, ma contribuiranno anche ad accrescere le conoscenze scientifiche e professionali dei laureati consentendo la nascita di competenze innovative. Più in generale, si può dire che il progetto ha l’obiettivo di accrescere la cultura della legalità nel territorio della Regione Emilia-Romagna, contribuendo alla diffusione di saperi e valori legati al concetto di giusto processo, con particolare attenzione alle modalità necessarie per tutelare, nello stesso tempo, i principi di equa durata del processo e di piena cognizione”.

 

Delle borse di ricerca disponibili ne potranno beneficiare giovani laureati magistrali, che abbiano conseguito il titolo presso gli Atenei della Regione Emilia-Romagna da non oltre 12 mesi, interessati a svolgere un percorso formativo e di ricerca di 12 mesi presso gli Uffici Giudiziari e Cancellerie della Regione Emilia-Romagna, da realizzarsi in stretta collaborazione con le Università presso cui verranno attivate le borse, che riguardano: il processo civile telematico; il processo penale telematico; il procedimento di esecuzione penale in ambito nazionale ed internazionale; l’attività contrattuale, amministrativa e contabile degli Uffici Giudiziari.

 

A ciascun borsista sarà assegnato un tutor accademico dall’Università che eroga la borsa, con il quale il borsista si coordinerà lungo il percorso di studio e di ricerca.

 

Ciascuna borsa di ricerca offerta, che implica un impegno a tempo pieno per i vincitori, ha un importo mensile di 1.100,00 euro.

 

La struttura di Unimore di riferimento per questa iniziativa è il Dipartimento di Giurisprudenza.