Unione, Fontana contro i Dem «Irrispettoso disertare il Consiglio»

Non hanno partecipato per protesta, la Lega: «Sono loro che fanno campagna elettorale sulla sanità»

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Maggioranza e minoranza ai ferri corti. Dopo la decisione del Pd di uscire dalla seduta del Consiglio dell’Unione, «perché non è il Consiglio federale della Lega», in cui il centro destra ha presentato una mozione sullo studio di fattibilità dell’ospedale baricentrico Carpi- Mirandola, il capogruppo Ucman e onorevole della Lega Guglielmo Golinelli replica: «Chi sta facendo campagna elettorale sulla sanità sono proprio i dem con promesse di soldi a pioggia e di nuovi ospedali a Carpi decisi a tavolino, quando il Pd Area Nord ha più volte sostenuto che Carpi dovesse concordare con la Bassa la posizione del nosocomio, cosa mai avvenuta».

Golinelli precisa che «siamo per il potenziamento dell’ospedale di Mirandola, reso necessario a seguito dei tagli fatti dal Pd di Bonaccini, ma non possiamo esimerci da guardare alla sanità dei prossimi decenni, guardando alla sostenibilità, alla viabilità, all’attrattività e all’equità: questioni irrisolte nell’Area Nord e in parte anche a Carpi». Per il presidente del Consiglio Ucman, Bruno Fontana, «dispiace dover leggere sulla stampa il pensiero Pd nonostante il lungo chiarimento telefonico avuto con il capogruppo Pd Paolo Negro, che mi accusa di eseguire il ‘compitino imposto’ citando una serie di fatti e omettendone altri di rilevante importanza. La mozione sulla Sanità – continua Fontana – con la riassegnazione della delega al sindaco di Mirandola Alberto Greco (toltagli dall’ex presidente Ucman e sindaco Luca Prandini, ndr) è stata presentata per essere discussa nel Consiglio del 19 dicembre, ma ciò non è stato possibile perché i consiglieri di centrosinistra sono usciti dalla sala facendo mancare il numero legale. Ecco perché è stato riconvocato il Consiglio, proprio per discutere gli odg rimasti inevasi.

L’unica e ultima considerazione che mi permetto di fare, tralasciando la mancanza di rispetto nei miei confronti – conclude Fontana – è che i problemi di natura politica si discutono e si dibattono nell’unica sede deputata: la sala di un Consiglio. Non partecipare ai lavori è un segnale poco rispettoso delle istituzioni e delle regole democratiche del confronto».

v.bru.