
Un’oasi fiorita per ricordare Claudio
Ieri ricorreva il quindicesimo anniversario della tragica scomparsa in un incidente motociclistico del pievarolo Claudio Camedda, a soli 25 anni di età, la sera della vigilia di Pasqua 1988. Il suo ricordo si perpetua anche grazie ad un giardino amorevolmente curato al parco Bimbi di Pievepelago, nel luogo dell’incidente mortale, da tutti ormai detto ‘Giardino di Claudio’. Si tratta di uno degli angoli più fioriti di Pieve, abbellito da una artistica e significativa fontana in pietra locale dello scultore Giancarlo Amidei, con una striscia in pietra che termina con un sole sorridente. A fianco invitano alla sosta due aiuole a forma di cuore, dove oltre venti diverse varietà di piante (dai tulipani alle rose) alternano la fioritura in modo che da fine marzo a ottobre vi siano sempre fiori sbocciati. Si mantiene così la promessa fatta poco dopo l’incidente da parenti ed amici di tenere vivo il ricordo di Claudio nel cuore e nelle azioni future. Ieri la madre, Maura Migliori, ha voluto ringraziare i volontari che in vario modo collaborano alla manutenzione del giardino. "Questo angolo – dice Maura – ci fa sentire Claudio ancora in mezzo a noi e, come la rinascita dei fiori, vuol essere di speranza a chi subisce tali dolori". "Quando passiamo in quella zona del Parco – dice uno dei tanti amici di Claudio – è impossibile non ricordarsi di lui. Ora l’anniversario potrebbe diventare occasione per tornare ad organizzare un evento sportivo in suo ricordo, dallo sci al motociclismo. Anche perché nella zona limitrofa al ’Giardino di Claudio’ si sta realizzando una nuova pista da ski-roll".
g.p.