"Utilizzare le mascherine e ridurre lo sport all’aperto"

D’Autilia, pneumologo: "Incremento della tosse a causa della situazione. Le limitazioni alla circolazione non bastano, il problema è diventato cronico".

"Utilizzare le mascherine e ridurre lo sport all’aperto"

"Utilizzare le mascherine e ridurre lo sport all’aperto"

Usare le mascherine ed evitare di svolgere attività fisica all’aperto quando ci sono i picchi di valori inquinanti. Questi alcuni dei consigli del dottor Nicolino D’Autilia, pneumologo, già presidente dell’Ordine dei medici di Modena, e attuale vice presidente del Ceom (Consiglio Europeo degli Ordini dei Medici), a fronte dell’emergenza inquinamento che Modena e provincia sta vivendo.

Dottor D’Autilia, come valuta la situazione attuale?

"Purtroppo ormai viviamo costantemente in un clima di inquinamento cronico. L’emergenza è data dai picchi che durano non pochi giorni ma intere settimane e riguardano tutta la pianura padana. Quello che sto notando è una maggiore sensibilità dei giovani ai temi ambientali, ma non basta. Ridurre la circolazione dei mezzi più inquinanti e altre misure sono utili ma sono una ‘goccia nel mare’. E’ un inquinamento ‘multifattoriale’, derivante non solo dal traffico, ma anche dalle industrie, dagli inceneritori".

Che misure suggerisce?

"Innanzitutto quelle più ‘semplici’ che da vari decenni sono in uso in altre capitali europee, specie del Nord: indossare la mascherina. Durante la pandemia ci siamo abituati a usarla e ancora ne abbiamo scorte in casa: sarebbe buona abitudine indossarla per filtrare una parte delle particelle inquinanti".

Le Pm 10…

"Al riguardo è necessaria una precisazione: per almeno venti anni si è parlato solo di Pm 10, quando in realtà le più pericolose sono le Pm 2.5 in quanto, essendo più piccole, arrivano più in profondità nelle vie aeree".

Quali altre precauzioni?

"Quando ci sono questi picchi di polveri sottili, non è salutare svolgere attività fisica all’aperto, perché si inspira più aria e dunque una quantità di particelle inquinanti in modo esponenziale".

Che atteggiamento stanno tenendo i medici di medicina generale?

"Per sensibilizzare i pazienti, stanno attuando azioni dimostrative, come ad esempio andare a piedi a fare le visite a domicilio. Stanno riscontrando un aumento della tosse che pare ‘allergica’ ma in realtà è reattiva all’inquinamento dell’aria".

Maria Silvia Cabri