Modena, vaccini, 40mila dosi in più dopo la legge che li ha resi obbligatori

Ausl, incremento importante con 600 bimbi di nidi e materne messi in regola

I vaccini sono obbligatori per l'iscrizione a scuola fino ai 16 anni

I vaccini sono obbligatori per l'iscrizione a scuola fino ai 16 anni

Modena, 3 febbraio 2018 - La corsa al vaccino, iniziata con l’entrata in vigore della legge regionale che ha introdotto l’obbligo per l’iscrizione scolastica fino a 16 anni, ha portato ad un incremento importante sia in città che in Provincia. Infatti sono aumentate di oltre 40mila unità le dosi somministrate nel 2017 rispetto all’anno precedente. Sono i numeri a parlare: erano 106.325 nel 2016 e sono diventate 149.525 lo scorso anno; distribuite sui vari distretti dell’Azienda Usl. In città, ad esempio, i bambini vaccinati sono stati 56.643 contro i 30.457 dell’anno precedente.

Dati positivi che arrivano nel bel mezzo delle polemiche esplose a seguito della mozione approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina, riguardo la necessità che i bambini non vaccinati restino comunque a scuola per rispettare la continuità didattica ed educativa. Una mozione, quella del sindaco Raggi, ritenuta in palese violazione della legge e farneticante, al pari delle stesse dichiarazioni del sindaco, dal ministro della salute Beatrice Lorenzin.

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Fatto sta che la legge, nella nostra provincia, di risultati ne ha prodotti eccome. In un arco di soli cinque mesi dall’introduzione dell’obbligo vaccinale, secondo i dati della pediatria di comunità disponibili al 31 dicembre 2017, i minori ‘recuperati’ e dunque diventati adempienti, in relazione alla loro fascia d’età, sono in totale 2.168, circa il 17% di chi non era in regola al 7 giugno scorso. In particolare, sui nidi e le materne, interessati maggiormente dall’intervento normativo regionale e nazionale - che appunto prevede l’esclusione da scuola in caso di inadempienza - sono 137 gli irregolari recuperati, pari al 23% sul nido e 461, il 24,3% degli irregolari, sulle materne.

Per alcuni bimbi il ciclo vaccinale non è ancora concluso. E’ il morbillo il vaccino che registra l’incremento più rilevante, con 1811 dosi somministrate, spesso in associazione al vaccino contro la parotite e la rosolia (Vaccino MPR), anch’essi dunque in crescita. Seguono poi le coperture contro la pertosse (+610 dosi), difterite e tetano (+596).

Ricordiamo che proprio per far fronte alla corsa al vaccino prima dell’inizio dell’anno scolastico l’azienda Usl da subito ha reso disponibili sedute aggiuntive in tutti i distretti per i parzialmente o totalmente inadempienti, oltre a garantire i colloqui informativi con le famiglie che non si presentano alle vaccinazioni. E sono tanti i genitori che hanno chiesto il parere degli esperti sul tema. Infatti sono stati più di 700 i colloqui effettuati nel 2017 e la previsione per il 2018 è di circa 2.800 colloqui.

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