Covid Modena: "Dobbiamo accelerare le vaccinazioni"

L’appello di Silvana Borsari dell’Ausl: "Sul territorio dobbiamo organizzare tutti insieme un’informazione capillare e corretta". Intanto nel sistema prenotazioni è stata ampliata la disponibilità di posti per i sieri Pfizer e Moderna per tutto il mese di luglio

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di Paolo Tomassone

È una "corsa contro il tempo" per arrivare a settembre con la maggioranza dei modenesi vaccinati. Queste settimane saranno decisive per la campagna vaccinale, ecco perché l’Ausl ha deciso di "spingere sull’acceleratore", chiedendo la massima collaborazione agli amministratori locali, ai professionisti sanitari, al mondo volontariato e a tutti cittadini per "assicurare una informazione più capillare e corretta possibile riguardo la possibilità di prenotare". A questo proposito, da ieri l’azienda ha immesso nel sistema di prenotazione nuovi appuntamenti con vaccino a mRNA – Pfizer e Moderna – per tutto il mese di luglio per consentire al maggior numero di persone di fissare la data per la vaccinazione. Lo annuncia il direttore sanitario e responsabile provinciale della campagna di vaccinazione anti-Covid, Silvana Borsari (foto).

Come procede la campagna di vaccinazione?

"Nel mese di luglio abbiamo un numero di prenotazioni molto elevato. Da sabato cominciamo con 9 mila vaccini al giorno. Proprio in questi giorni, infatti, ricomincia la somministrazione delle seconde dosi e avremo altrettante prime dosi".

Ci sono vaccini a sufficienza? "La fornitura di Pfizer è arrivata come previsto, con una riduzione del quantitativo di circa il 40% rispetto alle settimane precedenti, durante le quali avevamo avuto però una quantità doppia; quindi di fatto c’è una stabilizzazione del numero dei vaccini. Per questo abbiamo aumentato il quantitativo di posti disponibili fino a fine luglio. I cittadini che si prenotano in questo momento potranno trovar posto abbastanza presto. Questa iniziativa si aggiunge a quella rivolta alle persone da 60 a 79 anni che possono vaccinarsi con una sola dose di vaccino Johnson&Johnson, e alla possibilità di anticipare la seconda dose di vaccino Astra Zeneca fino a due settimane prima della data fissata. "Il tentativo è quello di metterci avanti rispetto all’arrivo della variante Delta che ormai è assodato, come ci riferiscono anche i numeri dei casi stabili che è in aumento. Più riusciamo a vaccinare le persone, più le mettiamo in sicurezza".

Come procede la prenotazione da parte dei modenesi? Avete avuto molte disdette?

"Abbiamo potenziato il call center perché avevamo avuto qualche problema alcune settimane fa. La percentuale delle persone che non si presentano all’appuntamento è molto bassa, sotto il 2% giornalmente. Si tratta di persone che si sono recate dal medico di base o negli hub aziendali e si sono dimenticate di disdire l’appuntamento".

Qual è la risposta da parte dei giovani?

"I giovani inizialmente hanno reagito bene, soprattutto quelli tra i 16 e 19 anni. Invece tra i 12 e i 15 anni l’accesso alla vaccinazione è stata un po’ più lento: dovremo lavorare di più su questo anche con il contributo dei pediatri che in questo periodo si sono spesi molto per invitare i genitori a portare i ragazzi alla vaccinazione".

I genitori in alcuni casi pongono dei problemi e hanno dei dubbi.

"Sì, per questo vanno rassicurati e in questo ci possono aiutare i pediatri e i medici di medicina generale. Avevamo già fatto giornate dedicate alla vaccinazione dei minori, ne faremo anche delle altre".

Però bisogna fare in fretta, perché la ripresa della scuola è vicina.

"Useremo queste settimane proprio per incentivare la vaccinazione dei giovani e degli operatori scolastici. La prossima settimana avremo un incontro con i medici di base e ragioneremo insieme su come organizzarci. Troveremo strategie diverse ad agosto e settembre".

A che punto è la campagna di persuasione dei medici e infermieri no-vax?

"In questi giorni gli operatori sanitari delle provincia non ancora vaccinati stanno rispondendo al nostro invio dell’appuntamento per andare a vaccinarsi. Stiamo costituendo il gruppo di lavoro che dovrà valutare le giustificazioni che sono state mandate per non eseguire il vaccino e contemporaneamente stiamo inviando l’appuntamento per chi non ha delle motivazioni adeguate o chi non ha risposto. Ovviamente se non si presenteranno proseguiremo secondo quanto prevede la legge".