Vaccini Covid somministrati in ritardo a Pavullo, 33 bimbi rischiano di non essere coperti

Tutti i minori sono stati correttamente identificati. "Con un prelievo sarà possibile valutare l’avvenuta risposta anticorpale"

Pavullo, 3 agosto 2022 - Vaccini somministrati troppo tardi, il rischio è che gli anticorpi non siano sufficienti a contrastare il virus. E’ quanto accaduto a Pavullo, un episodio segnalato da una trentina di famiglie che hanno ricevuto una lettera dall’Ausl. “Nell’ambito del monitoraggio e sorveglianza dell’attività vaccinale – spiegano dall’azienda sanitari - è emersa la somministrazione a minori di vaccino Comirnaty (in formulazione pediatrica da 10 microgrammi per bambini da 5-11 anni) correttamente conservato, secondo le procedure, in frigorifero, ma effettuata con una tempistica successiva a quella raccomandata, ad oggi, dalla ditta produttrice come ottimale in termini di efficacia, per la somministrazione dopo lo scongelamento, vale a dire 70+2 giorni”.

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Vaccino somministrato troppo tardi, bambini rischiano di non essere coperti a Pavullo
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Per completezza comunque si precisa “che dall’inizio della campagna vaccinale i dati di stabilità e validità del vaccino sono in continua evoluzione e, a più riprese, sono stati prolungati e modificati dalla ditta produttrice sulla base delle evidenze scientifiche progressivamente acquisite”. La somministrazione ha interessato in tutto 33 minori, in quattro sedute tra maggio e giugno scorso. Tutti i minori sono stati correttamente identificati e l’Ausl ha provveduto a intraprendere un percorso condiviso con il Vax Consilium dell’Emilia-Romagna, organismo regionale composto da esperti del settore. “Attraverso un prelievo di sangue, inviato al Laboratorio Immunologico del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, sarà possibile valutare l’avvenuta risposta anticorpale generata dalle somministrazioni oggetto di verifica. Qualora i valori non risultino adeguati, si proporrà di ripetere la vaccinazione ad almeno otto settimane di distanza dall’ultima”.

La maggioranza dei genitori ha già aderito alla proposta e i prelievi sono già in corso, mentre si sta concludendo il contatto con le famiglie interessate. L’Azienda usl sta avvisando direttamente gli utenti, “non è dunque necessario utilizzare i contatti aziendali per richiedere informazioni. Non si è registrato alcun avvento avverso”. Per l’Ausl “si tratta di un evento circoscritto che stiamo gestendo senza particolari problemi insieme alle famiglie. Sono state attivate tutte le analisi e procedure per garantire la qualità e sicurezza delle prestazioni”. Da un anno a questa parte l’Ausl di Modena ha somministrato oltre 132mila dosi anticovid a minori, a cui si aggiungono le vaccinazioni abitualmente eseguite in ambito pediatrico.

 Sull'accaduto Fratelli d'Italia ha presentato un'interrogazione in Regione chiedendo chiarimenti.