"Mix di vaccini, via libera incomprensibile"

Luca Pani di Unimore: "Scelta basata su studi deboli, rischia di rivelarsi un pericoloso boomerang". Fascia 20-24, tante prenotazioni

Vaccinazioni anti Covid

Vaccinazioni anti Covid

Modena, 17 giugno 2021 - Tantissime le prenotazioni dei giovani tra i 20 e i 24 anni (quindi i nati dal 1977 al 2001 compresi) alla campagna vaccinale. Alle 13 di ieri, in Regione, sono state oltre 28mila (a Modena 6.537) le persone in questa fascia di età a ricevere data, luogo e ora della somministrazione, su un target complessivo di circa 204mila persone. Per loro, sono previste esclusivamente dosi di vaccino Pfizer o Moderna, come da indicazioni nazionali per chi ha meno di 60 anni. E per questa, come per tutte le altre classi di età, rimane sempre aperta la possibilità di fissare data, ora e luogo del vaccino.

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«È davvero importante che anche i nostri giovani aderiscano alla campagna di vaccinazione, e la risposta in queste poche ore di avvio delle prenotazioni è stata veramente alta - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini- Anche questi dati infatti, come già avvenuto per le altre fasce di età, rispecchiano la grande voglia dei cittadini di vaccinarsi, perché la vaccinazione è l’opportunità di tornare a vivere la la quotidianità in sicurezza per sé e per gli altri. Un esempio di senso civico, quindi, che assume ancor più valore per la giovane età dei testimoni di queste ultime tappe della campagna vaccinale di Emilia-Romagna. Da loro – chiude Donini – deve arrivare la spinta decisiva per proseguire il percorso verso il ritorno alla normalità".

Intanto continua il dibattito sul mix di vaccini. Luca Pani, docente Unimore e all’università di Miami attacca la decisione di Aifa (di cui è stato componente). "La saga che ha trasformato AstraZeneca in un mostro figlio della paranoia e dell’avversione alla responsabilità è pericolosa – dice Pani – perché la stessa Agenzia dichiara che il mix vaccinale presenta un profilo di reattogenicità che è caratterizzato da maggiore frequenza in termini di effetti collaterali locali e sistemici che appare – a dire di Aifa - nel complesso accettabile e gestibile".

«Studi su tutto questo – afferma ancora Pani – non ce ne sono e la tendenza a usare quando conviene ricerche estemporanee, invece che sperimentazioni ufficiali con decine di migliaia di pazienti si rivelerà un pericoloso boomerang al primo effetto collaterale che sarà grave, gravissimo o potenzialmente fatale. A quel punto l’associazione con il mix vaccinale sarebbe difficile se non impossibile da difendere e nessuno avrà il coraggio di assumersi le proprie responsabilità". Parole dure le sue che finiscono per produrre una "gravissima perdita di credibilità delle agenzie regolatorie dei medicinali". Ad infastidire Pani è quello che ormai appare "un tutti contro tutti". E in mezzo a questo susseguirsi di informazioni e notizie contradditorie, mai come in questi giorni, ci stanno i cittadini ed i giovani che dovrebbero recuperare la fiducia nelle autorità sanitarie per convincersi a sottoporsi alla vaccinazione, unica strada per contrastare decessi e ricoveri e riassaporare la libertà di muoversi e una vita non scandita da orari di inizio del coprifuoco.

«La cosa è così complicata e illegittima – ammonisce Pani - (poiché i vaccini li approva Ema e non Aifa) che l’Agenzia nazionale è costretta a usare un cavillo giuridico, invocando la legge 648 del 1996 perché, altrimenti, non sarebbe stato possibile attuare le sue decisioni". Ma avverte: "Un semplicissimo ricorso urgente al Tar da parte di un cittadino che volesse esercitare il suo diritto di ricevere la seconda dose di un vaccino approvato, e per cui ha già espresso un consenso informato che resta valido, farebbe probabilmente saltare questa ennesima pezza. Mi sbaglierò, ma pare una reazione emotiva e scomposta adottata dopo la tragica morte di Camilla Canepa".