"Vaccino, così i bimbi saranno più protetti"

Tante famiglie in coda all’Open day dedicato ai più piccoli: "Dopo qualche titubanza abbiamo capito che è la scelta giusta"

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di Emanuela Zanasi

Già prima dell’apertura alle 9, ieri si era formata una discreta fila davanti al Centro della Salute di via Rita Levi Montalcini di Modena, sede del primo ‘open day’ vaccinale disposto dalla Regione Emilia Romagna dedicato alla fascia 5-19 anni. La considerevole diffusione del virus nella sua variante Omicron anche tra i più piccoli con tutte le difficoltà che comporta in caso di contagio nelle scuole ha convinto molti genitori a proteggere i i loro figli con il vaccino contro il covid 19. Tra le prime ieri mattina a presentarsi è stata Francesca Serafini che ha accompagnato la figlia Arianna. "E’ andato molto bene - racconta uscendo dal centro – sono molto bravi con i genitori e con i bimbi. Io personalmente sono convinta che questo vaccino sia sicuro anche per loro. Si stanno moltiplicando i casi di covid anche all’asilo – prosegue la mamma - siamo continuamente a casa e quindi io sono convinta che sia efficace farlo".

Una fascia quella di bambini in età scolare che com’è naturale, non vede per il momento un’adesione ‘bulgara’ come praticamente succede tra gli adulti. Le perplessità ci sono tra i genitori come dimostra tra l’altro anche il sondaggio realizzato dall’Ausl di Modena per tastare il polso nelle famiglie; il 42% si è detto convinto a far vaccinare i figli, il 35% è nel dubbio, mentre circa il 22% è molto esitante se non riluttante, situazioni incontrate anche ieri all’open day. "Inizialmente avevamo qualche dubbio tanto che abbiamo annullato un appuntamento che era già stato fissato per nostra figlia – raccontano Cristian Cottafavi e Stefania Paderni che hanno accompagnato Sara, 11 anni – volevamo attendere ma poi parlando con la pediatra che ci ha tranquillizzato e vedendo che i contagi aumentano con tutti i problemi che ne derivano tra dad e quarantene, ci siamo decisi a venire qui oggi" .

Una macchina già collaudata quella del Centro della Salute a Modena già sede di altri open day rivolti agli adulti; prima l’accoglienza con la verifica dei documenti necessari, prova della temperatura, incontro con il medico per l’anamnesi, poi il momento della vaccinazione vera e propria, ‘alleggerito’ da un’equipe sensibile e professionale.

"Sono venuta convinta per tutelare noi stessi ma anche le persone che abbiamo a casa e che hanno patologie – spiega Sara Bonini che incontriamo in fila insieme ai figli Alessandro di 7 e Alice di 11 anni – credo nei vaccini tanto che entrambi hanno già fatto tutte le vaccinazioni; crediamo sia giusto così". In fila c’è anche Angelo Rizza che ha accompagnato il figlio Matteo per la dose: "E’ l’unico modo per poterne uscire – dice convinto - io poi lavoro nella sanità e quindi vivo in prima persona quello che sta succedendo". L’80% dei questionari del sondaggio Ausl è stato restituito da donne, segno che quando si parla di vaccinazione la figura di riferimento è molto spesso la madre. I genitori più giovani tendono a essere i più titubanti, e la paura degli effetti secondari e degli eventi avversi gravi, spesso frutto di disinformazione, porta a ritardare o evitare le vaccinazioni.

In serata si è appreso che sono state 750 (dato non definitivo) le vaccinazioni effettuate ieri nella fascia d’età 5-19 anni, di cui 256 somministrate nel corso dell’Open Day alla Casa della Salute di Modena e le restanti nelle sedi vaccinali dedicate a Carpi, Castelfranco e Vignola.