Vaccino Covid, Modena inizia la sperimentazione il primo dicembre "Appello a partecipare"

La direttrice Mussini: "Saranno trecento le persone che possiamo selezionare". Bisogna aver più di 18 anni, si possono avere anche patologie purché 'trattate', ovvero non in fase acuta

Vaccino anti Covid, via ai test a Modena (foto Ansa)

Vaccino anti Covid, via ai test a Modena (foto Ansa)

Modena, 4 novembre 2020 - L'azienda ospedaliero universitaria di Modena è la prima azienda sanitaria, tra le sette in Italia selezionate per testare il vaccino contro il Coronavirus, ad uscire allo scoperto. Dal primo dicembre comincerà a Modena - ai Poliambulatori del Policlinico -  la somministrazione del vaccino sviluppato dall'università di Oxford in collaborazione con AstraZeneca. Tra pochi giorni sarà reso noto il numero verde da contattare per prenotare il vaccino: "Saranno trecento le persone che possiamo selezionare (sulle 30mila che parteciperanno in totale, ndr) e dovranno essere residenti in Emilia Romagna - ha detto la direttrice del dipartimento di Malattie Infettive del Policlinico, Cristina Mussini - Bisogna aver più di 18 anni e possono partecipare anche persone con patologie purché 'trattate', ovvero non in fase acuta".

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Quello che arriva dall'azienda sanitaria di Modena è un appello a partecipare alla sperimentazione. A duecento delle persone selezionate sarà inoculato il vaccino sperimentale, agli altri cento sarà somministrata acqua, cioè placebo. Questi ultimi, una volta approvato il vaccino, avranno la garanzia di essere poi vaccinati davvero. Ma quali sono gli effetti collaterali? "Quelli classici come febbre, mal di testa, in rarissimi casi sindromi neurologiche reversibili" spiega Mussini.

Quello a cui parteciperà Modena è uno studio di efficacia: "Il nostro laboratorio - spiega il prof Cossarizza,  ordinario di Patologia generale e immunologia - è all'avanguardia e attrezzato per testare il vaccino. Nella fase pandemica di marzo abbiamo fatto scuola con ricerche importanti, pubblicate sulle più note riviste scientifiche,  poi declinate in ambito clinico". 

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Chi si sottoporrà al vaccino, sarà seguito per due anni e dovrà sottoporsi a periodici esami del sangue per appurare la risposta immunitaria. "I tempi di arruolamento sono brevissimi, invitiamo la popolazione a partecipare", conclude Mussini non prima di aver sottolineato come ci troviamo in una fase drammatica: "La terapia intensiva è quasi piena, finora abbiamo ricoverato 200 persone solo per Covid, stiamo lavorando senza sosta e la situazione è complicatissima anche perché, senza chiusure in vista, non vediamo davvero la luce in fondo al tunnel".

La speranza è di riuscire ad arruolare 300 volontari e di concludere le vaccinazioni entro Natale. Ad aprile 2021 potrebbe essere pronto il vaccino, unica soluzione per debellare la malattia.

 

Donini: "Riconosciuto il valore della nostra sanità pubblica"

“L’Emilia-Romagna, attraverso una delle nostre eccellenze, che è l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, fa la sua parte in una sperimentazione che tutti noi attendevamo con grande trepidazione: non possiamo che essere orgogliosi - sottolinea Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute -. Ancora una volta viene riconosciuto il valore della sanità pubblica della nostra regione e la qualità professionale di chi ci lavora, mettendo ogni giorno le proprie competenze e le proprie energie al servizio dei cittadini. Desidero ringraziare - conclude Donini - tutti coloro che parteciperanno a questo percorso, dai clinici ai volontari, con l’augurio che possa concludersi in modo rapido e positivo”.

“Si tratta di un’ulteriore dimostrazione di come l’impegno serio e costante di professionisti della sanità venga premiato, e di come l’integrazione forte tra assistenza e Università sia sempre e comunque un valore inestimabile per un’Azienda di elevato livello come la nostra - commenta il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Claudio Vagnini -. La nostra struttura complessa di Infettivologia è stata selezionata non a caso, ma in seguito a una serie di pubblicazioni fatte nei mesi precedenti da cui è emerso il livello elevatissimo di qualità scientifica. L’agenzia che si occupa degli arruolamenti (Contract Research Organization, Cro) ha svolto diverse visite nei mesi scorsi, rilevando come qui sussistano tutte le condizioni per poter condurre uno studio così importante”.