Vaccino covid bambini dal 23 dicembre a Modena. "Speriamo in un’adesione molto alta"

Sarà l’Ausl a chiamare le famiglie e a comunicare la data dell’appuntamento. "Fisseremo giornate dedicate solo ai più piccoli"

Silvana Borsari, direttrice sanitaria Ausl Modena

Silvana Borsari, direttrice sanitaria Ausl Modena

Modena, 3 dicembre 2021 - Su un milione di bambini contagiati dal virus, 50 non riescono a guarire e muoiono. Non servono tante parole per cercare di convincere i genitori di figli con meno di 11 anni ad aderire alla vaccinazione, bastano i numeri dell’Istituto superiore della sanità sulla mortalità per Covid che ieri sono stati diffusi dall’Ausl nel corso della presentazione dell’avvio della campagna per i ragazzi tra i 5 e gli 11 anni a partire dal 23 dicembre. Secondo gli ultimi aggiornamenti in Italia sono state riportate poco meno di 800 mila (791.453 per la precisione) infezioni in soggetti con età inferiore ai 19 anni: di questi 8.451 sono stati ricoverati pari a poco più dell’1%, 249 sono finiti in terapia intensiva e 36 sono morti.  

Per la fascia sotto i 10 anni, dall’inizio della pandemia fino a qualche settimana fa ci sono stati 330.406 bambini contagiati e 17 decessi. Le proporzioni non cambiano e sono simili a quelle degli Stati Uniti dove su 1 milione di bambini infettati si sono registrati 50 decessi. "È chiaro che è impegnativo vaccinare un bambino che sta bene e ha ottime possibilità di non avere una patologia grave ma ha anche qualche possibilità di averla grave – spiega l’immunologo Andrea Cossarizza, docente dell’università di Modena e Reggio Emilia –. In questo momento il documento della Società italiana di pediatria che invita le persone a vaccinare i propri figli è molto chiaro, parla di un’efficacia di oltre il 90%. Ma parla anche del fatto che un bambino non vaccinato ha una probabilità molto vicina al 100% nel corso di un anno di dover fare un tampone, con tutto quello che ne comporta" a se stesso, alla famiglia e alla società, in termini di problemi logistici, organizzativi, sofferenza, quarantena, chiusura della classe e problemi psicologici.  

"La vaccinazione – insiste – è un gesto importante non solo per proteggere la famiglia, ma anche per proteggere il bambini ed evitargli possibili ripercussioni. È chiaro che come tutti i farmaci anche i vaccini hanno effetti collaterali: nel caso della vaccinazione pediatrica ci si aspetta un 3/5% di effetti, come febbre e dolore al braccio. Ma effetti collaterali importanti in questo momento non sono stati riportati", anche perché il numero di under 18 a cui è stata somministrata una dose è troppo bassa rispetto al resto della popolazione.  

In vista del debutto il 23 dicembre a Modena, già nei prossimi giorni l’Ausl fisserà gli appuntamenti utilizzando la medesima modalità impiegata per la somministrazione della dose booster al resto della popolazione, inviando quindi un sms ai genitori dei ragazzi attraverso il quale si comunica la data, l’ora e il luogo per la somministrazione della dose (che sarà un terzo rispetto a quella inoculata agli adulti). In accordo con i pediatri e agli operatori sanitari verranno individuati degli spazi dedicati sul territorio provinciale, in alcune giornate riservate esclusivamente ai più piccoli.

"L’adesione sarà più o meno del 50% - prevede il direttore sanitario Ausl, Silvana Borsari – e abbiamo valutato il rischio di avere una percentuale di posti vuoti. Ma preferiamo avere problemi organizzativi di questo tipo e riuscire a garantire ai genitori la possibilità di spostare l’appuntamento". Intanto prosegue l’attività di tracciamento da parte della sanità pubblica nelle classi e nelle scuole in cui si sono verificati contagi tra gli studenti. Un’attività – come ha auspicato il governo e il commissario Figliuolo – che deve essere intensificata per affrontare questa nuova ondata del virus.  

"Abbiamo registrato delle code per eseguire i tamponi perché spesso da parte dei cittadini non vengono rispettati gli orari, presentandosi all’appuntamento con anche tre ore di anticipo – spiega Borsari –. Questa modalità di utilizzare i servizi in modo disordinato ovviamente crea problemi. In tutti i distretti abbiamo aumentato gli orari di attività dell’esecuzione dei tamponi e in questo modo riusciamo a garantire un numero di tamponi abbastanza elevato, pari a 4.400 tamponi al giorno".

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