Vaccino Covid Modena, i presidi: "La scuola è una comunità, giusto vaccinare i docenti"

Dirigenti scolastici favorevoli al Green pass per entrare in aula: "Una tutela per tutti". Ma c’è più scetticismo sull’opportunità di immunizzare gli studenti

Da sinistra: i dirigenti scolastici Margherita Zanasi e Paolo Pergreffi

Da sinistra: i dirigenti scolastici Margherita Zanasi e Paolo Pergreffi

Modena 29 luglio 2021 - Secondo gli ultimi dati a livello nazionale circa il 15 per cento del personale docente e Ata non è vaccinato. Per il momento il nuovo decreto Covid ha introdotto l’obbligo del Green Pass per diverse attività ma non rientra la scuola. La discussione, però, non si è conclusa ed il confronto sul tema è ancora aperto. Infatti, per garantire il ritorno a scuola in sicurezza il Governo potrebbe presto emettere un nuovo decreto volto a obbligare il corpo docente, così come il personale Ata, a vaccinarsi; pena la sospensione. Ovviamente la discussione coinvolge anche i sindacati ma, a quanto pare, i dirigenti scolastici modenesi sarebbero favorevoli all’obbligo vaccinale del personale scolastico.

Covid Emilia Romagna, Bonaccini: "Obbligo di vaccino a scuola" - Green pass e Lepida Id: come attivare la app per il fasciolo sanitario - Green pass e Sputnik, la regione chiede chiarezza "Non ho avuto modo di condividere con i colleghi i vari punti di vista ma siamo in attesa della decisione del Governo – sottolinea la preside del Selmi, Margherita Zanasi – Teniamo presente che esistono persone con problemi di salute sia tra i docenti che tra gli studenti, mi riferisco in particolare agli immunodepressi e, in questa situazione di emergenza pandemica, si troverebbero in situazioni di forte rischio nel caso in cui ci fossero alunni o docenti non vaccinati. Se l’obbligo vale per i sanitari – continua la dirigente scolastica - non vedo perchè non debba valere anche a scuola, dove ci sono persone da tutelare". Secondo Zanasi si tratta infatti di una questione di responsabilità "che dobbiamo avere noi in una comunità scolastica dove si lavora a stretto contatto. Quello che posso dire è che all’interno del mio istituto ho la percezione che la totalità o quasi dei docenti lo abbia già fatto; non mi risulta nessun professore con preclusioni di tipo ideologico in merito. Probabilmente – sottolinea – ciò è legato anche al fatto che il nostri istituto ha un indiritto tecnico – sanitario. All’interno del Selmi biologico ci sono contatti con la fondazione Veronesi e, nel corso dell’anno, è intervenuto anche il noto immunologo Cossarizza che è venuto a parlare proprio di vaccini: sinceramente mi pare improbabile che ci sia qualcuno contrario. Aspettiamo gli orientamenti del ministero e del Governo – conclude la preside - e faremo quello che ci viene detto. Quello che mi auguro? Che la decisione vada in questo senso, ovvero istituire l’obbligo vaccinale tra il corpo docente perchè, in quanto scuola, siamo chiamati a dare l’esempio". Federico Ziroldi, preside del Corni: "Mi rimetto alle decisioni che prenderanno. Dipende tutto dalle forme in cui vrrà decisa la cosa. Al momento preferisco non commentare fino a che non ci saranno dati certi". Assolutamente favorevole all’obbligatorietà della copertura vaccinale ai docenti, invece, Paolo Pergreffi, preside del Fermi. "Sicuramente estenderlo anche agli studenti non è così semplice; ma vaccinare invece tutto il personale scolastico sarebbe un modo per garantire la sicurezza di tutti, soprattutto di quegli studenti che hanno problemi di salute e che non possono essere vaccinati. Questi ragazzi devono essere tutelati. La tematica è emersa nel corso dell’estate e con la maggior parte dei docenti non è stato possibile confrontarsi ma la percentuale di vaccinati è comunque molto alta nel nostro istituto ma, in generale, su tutto il territorio, direi attorno all’85 per cento". Alberto Di Mizio, ex preside del Cattaneo Deledda ritiene che dall’inizio della pandemia il mondo scolastico sia stato messo da parte. "Uno Stato che non pensa per prima cosa alla scuola è uno Stato che non ha futuro – afferma. – Sulla obbligatorietà ho qualche perplessità ma senza dubbio estendere il vaccino al maggior numero possibile di docenti è la cosa più giusta".

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