Vaccino, prenotano oltre diecimila ragazzi "Ma alle giovani donne solo Pfizer e Moderna"

Il professor De Luca e altri accademici scrivono al Governo: "Evitiamo le domeniche ad accesso libero con Johnson&Johnson"

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Sono più di 10.100 i ragazzi tra i 12 e i 19 anni che ieri hanno prenotato la vaccinazione anticovid nella nostra provincia.Si tratta della prima fascia di età under 40 a ricevere data, luogo e ora della somministrazione: la scelta di iniziare con i giovanissimi nasce dalla volontà di garantire l’immunizzazione di chi a settembre dovrà tornare tra i banchi di scuola. Domani saranno aperte le agende per la fascia 35-39. Da Modena, dunque, una grande risposta da parte dei ragazzi che saranno immunizzati con Pfizer. Proprio a proposito del tipo di vaccino destinato ai più giovani, dal professor Michele De Luca dell’Università di Modena e Reggio Emilia, uno dei più prestigiosi scienziati e ricercatori internazionali, direttore del Centro di Medicina rigenerativa ’Stefano Ferrari’ di Modena, e dai altri suoi autorevoli colleghi viene un appello alle autorità sanitarie perché si evitino "open day di vaccinazioni AstraZeneca (AZ) e Johnson&Johnson riservati a fasce d’età per le quali Aifa ha sconsigliato questi vaccini".

A preoccupare il gruppo di scienziati ed accademici aderenti alla associazione per la libertà sulla ricerca scientifica Luca Coscioni è la somministrazione di questo tipo di vaccini alle donne al di sotto dei 30 anni. "I vaccini, tutti i vaccini approvati e distribuiti – avvertono - hanno progressivamente messo sotto controllo la pandemia, a riprova che si tratta di un presidio farmacologico efficace e con un profilo di sicurezza controllato e largamente vantaggioso". Tuttavia, scrivono, "sappiamo che i vaccini a vettore adenovirale possono causare in soggetti probabilmente predisposti la trombosi venosa trombocitopenica, un effetto collaterale raro che si presenta a distanza di 5-15 giorni dalla vaccinazione e può avere esito fatale. La fascia di età più a rischio è quella dai 20 ai 55 anni, soprattutto individui di sesso femminile". "Quello che lanciamo – fa sapere De Luca – non è un allarme, ma un suggerimento di buon senso. Non sconsigliamo l’uso dei due vaccini citati, AstraZeneca e Johnson & Johnson, alla popolazione, ma invitiamo a evitarne l’uso per le donne under 30. Avendo a disposizione 4 vaccini per questa categoria di persone perché usare quelli su cui sono documentati in letteratura possibili effetti collaterali?". Avendo dosi di Pfizer e Moderna per vaccinare i nostri ragazzi, perché mettere a disposizione i vaccini a vettore adenovirale? . "Se si possono evitare rischi anche minimi – è la riflessione finale di De Luca – evitiamoli".

Alberto Greco