Valli mirandolesi: zona di protezione speciale

Si amplia la rete dei siti ’Natura 2000’. In quest’area saranno attuati controlli più specifici per difendere l’ambiente e la fauna presente

Valli mirandolesi: zona di protezione speciale

Si amplia la rete dei siti ’Natura 2000’. In quest’area saranno attuati controlli più specifici per difendere l’ambiente e la fauna presente

Le Valli mirandolesi rafforzano l’unicità e pregio del loro valore ambientale, arricchendosi della qualifica europea di Zona Speciale di Conservazione (ZSC).

La decisione, risalente a inizio mese, è stata recepita attraverso la delibera numero 1562, relativa all’ampliamento della rete dei siti "Natura 2000", dalla Regione Emilia-Romagna.

Oltre al mantenimento della ZPS (Zona di Protezione Speciali), poiché poste lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori, ora le Valli sono state designate come ZSC/ZPS, in quanto presentano tutte le caratteristiche di presenza di habitat e di specie animali e vegetali idonee per essere classificate tali.

Nei suoi 2.727 ettari di estensione, il sito è caratterizzato da un esteso e discontinuo mosaico di zone umide, stagni, praterie arbustate, siepi e boschetti. Questi ambienti naturali e seminaturali, insieme al fitto reticolo di canali e ad alcune decine di ettari di bacini per l’itticoltura e appostamenti fissi per la caccia preesistenti, sono divenuti rapidamente uno dei più vasti ed importanti comprensori di interesse naturalistico della vasta Pianura Padana.

Ad oggi in Italia sono 2.646 i siti afferenti alla Rete Natura 2000, solo 361 dei quali sono ZPS coincidenti con SIC/ZSC e 68 sono in Emilia-Romagna. Dal punto di vista della tutela la nuova riclassificazione delle Valli comporta che verranno attuati controlli più specifici per il monitoraggio della zona elevandone la difesa e la salvaguardia del suo patrimonio naturale.

La designazione delle ZSC rappresenta, dunque, un passaggio fondamentale, garantendo l’entrata - a pieno regime - di misure di conservazione del sito che offrono una maggiore sicurezza per la gestione della rete e per il suo ruolo strategico, gestione che rimane in capo alla Regione con la quale il Comune di Mirandola continua a collaborare per la sua valorizzazione come area e angolo speciale di biodiversità da proteggere.

"Il Comune e il suo sevizio Centro di Educazione alla Sostenibilità La Raganella – informa una nota dell’amministrazione - sono fieri di questo ulteriore traguardo raggiunto, segno tangibile che tutti questi anni di attenzione, progettazione, conoscenza, valorizzazione, ricerca e sensibilizzazione abbiano portato ad incrementare l’importanza di questa preziosa parte di territorio comunale".

Grande soddisfazione espressa anche dall’assessore Donnarumma: "Si tratta di un traguardo storico per Mirandola e le sue Valli – commenta l’assessore Marco Donnarumma – cui hanno concorso aziende come la Coop Agricola Focherini, l’Azienda "La Spighetta", "La Tomina" e l’Azienda Braga, le associazioni e gli enti come la Stazione Ornitologica Modenese "Il Pettazzurro" e il Cisiniar".

Alberto Greco