FARMITALIA CATANIA
2
VALSA GROUP MODENA
3
(25-22, 18-25, 25-19, 20-25, 13-15).
CATANIA: Orduna 1, Buchegger 24, Massari 15, Basic, Bossi 11, Masulovic 6, Cavaccini (L). Randazzo 14, Santambrogio, Baldi, Zappoli. N.e.: Frumuselu, Pierri. All. Douglas. Att. 48% su 124 con 8 err., ric. 41% (24%) su 91, 4 ace, 15 b.s., 7 muri.
MODENA: Bruno, Sapozhkov 21, Rinaldi 19, Davyskiba 3, Brehme 3, Sanguinetti 9, Gollini (L). Juantorena 20, Stankovic 8, G.Pinali, Boninfante. N.e.: R.Pinali, Federici. All. Petrella. Att. 48% su 133 con 12 err., ric. 56% (36%) su 88, 6 ace, 15 b.s., 12 muri.
Arbitri: Simbari, Saltalippi.
Durata set: 35, 25, 28, 31, 20, tot 2.19. Spettatori: 650.
Col punticino sfuggito ieri a Catania la Valsa Group non potrà chiudere il girone d’andata tra le prime quattro e, tutto sommato, è giusto così: rispetto alle big che vanteranno il fattore-campo nei quarti di Coppa Italia i primi di gennaio, Modena è una squadra meno capace di dominare – come si era già visto a Taranto quindici giorni fa e nonostante il favoloso colpo casalingo da tre punti contro Trento. Le manca la spavalderia, la sfacciataggine per riuscire a schiacciare un avversario apparso smarrito nel primo set eppure capace di ribaltarlo (anche da -6) e di vincerlo, per non parlare della lucidità improvvisamente venuta a mancare nel terzo parziale, perso malissimo senza riuscire a griffare una palla-break. Il rovescio luminoso della medaglia è fatto della tigna che certo non manca a una formazione capace di portarsi a casa 4 tie break su 4 sin qui: i quinti set erano stati una piaga, anche in stagioni recenti, mentre oggi sono una certezza. Merito anche di veterani capaci di dimostrarsi umili come Juantorena, autore di 20 punti, e Stankovic micidiale a muro.
L’ennesima serata di sbalzi si è aperta, come detto, con una Modena mortifera nelle battute iniziali: avanti 6-12, poi rimontata ma capace di riprendersi tre punti di vantaggio sul 14-17, è stata soffocata dalle battute pungenti del 23enne Baldi, entrato dalla panchina, e dal provvidenziale ingresso di Randazzo per un Basic inguardabile in ricezione, facendosi scappare un set che sembrava non vinto, ma stravinto (25-22). Il secondo è stato invece un monologo: dentro un affamato Juantorena per il fallosissimo Davyskiba, di nuovo avanti 6-12 ma stavolta senza voltarsi (18-25). Il terzo? Un mistero, il solito: Catania subito avanti 6-2 poi rimontata fino al -2 e capace di restarci, con dieci inspiegabili cambipalla consecutivi quasi tutti sulla diagonale degli ex Orduna-Buchegger (25-19). La svolta tattica l’ha data un altro cambio: fuori Brehme e dentro Stankovic, autore di quattro muri ben distribuiti tra quarto (20-25) e quinto set (13-15). Gli ultimi tre colpi portano la firma di Sapozhkov (21 punti, 5 muri incluso quello su Randazzo per il 12-13) e due volte Rinaldi, incluso l’attacco finale: uno schiaffo arrogante a una palla pazza che volava da qualche parte in mezzo al campo dopo una doppia copertura disperata. Insomma Modena non è una big ma, se non altro, sa far divertire.
Fabrizio Monari