Valter Martensi morto per Covid: addio al noto imprenditore

L’imprenditore stroncato dal virus a 81 anni I familiari: "Era un esempio". Oggi altri 573 nuovi positivi

L'imprenditore Valter Martensi morto per Covid

L'imprenditore Valter Martensi morto per Covid

Modena, 22 novembre 2020 - Altri 573 nuovi casi di Covid-19 a Modena e provincia e, ancora una volta, siamo i primi in regione seguiti da Bologna con 482 nuovi positivi. Su 573 nuovi positivi, 401 hanno eseguito il tampone per presenza di sintomi, 48 sono contatti di casi già noti, 19 con gli screening, 10 con i test sierologici mentre per 95 casi è in corso la ricerca epidemiologica. I ricoveri ordinari sono 30 e quelli in terapia intensiva 3.

Si registrano inoltre 443 nuovi guariti. Alto anche il numero delle vittime: 7 (5 uomini di 80, 88, 89, 90 e 99 anni e 2 donne di 79 e 88 anni). Tra loro anche Valter Martensi, alpino, cavaliere del lavoro, creatore dell’Officina Martensi che costruisce e ripara macchine e attrezzature agricole, conosciutissimo nell’intero Frignano e non solo. Aveva 81 anni e lascia i figli Franco, Graziella, Alfiero e Teresa.

Il Gruppo alpini di Pavullo organizzerà una cerimonia con messa. I figli lo ricordano con queste parole: "Anche se rientra nel normale ordine delle cose che un genitore muoia prima dei figli, quando lo perdiamo siamo colti da un senso di rabbia e di colpa che ci fa ripercorrere tutta la nostra vita accanto a lui in cerca di quegli errori fatti che potevamo evitare, di quei rancori futili che potevamo seppellire e di quegli abbracci non dati che invece avremmo dovuto regalare. Proprio per questo non ne posso più di sentire la frase: eh sì, ma è morto perché aveva più di 80 anni e poi aveva altre patologie. Si è vero non era più un fanciullo e si aveva altre patologie, ma se non lo colpiva il Covid quanto tempo avrebbe ancora potuto passare con noi? Queste persone hanno un’idea di cosa vuol dire avere un caro all’ospedale e non poterlo vedere, rincuorare, stringere la sua mano e promettergli che presto tornerà a casa dai suoi affetti e dalle persone che ama? Queste persone hanno un’idea di cosa vuol dire aspettare ogni giorno una telefonata sperando che un dottore stremato dalla pandemia ti dica che ci sono segni di ripresa e invece ti ripete ogni volta che non ci sono segnali positivi? Queste persone hanno un’idea di cosa vuol dire non poter nemmeno vedere per un’ultima volta un papà deceduto da solo, a chilometri di distanza senza che nessuno potesse dirgli quanto è stato grande e quanto è stato importante? Penso che il "cavaliere" possa riposare in pace perché pochi come lui hanno saputo cadere senza mai vergognarsi per poi rialzarsi e diventare un esempio e un pilastro per tutta la comunità".