Ha contorni ancora tutti da chiarire l’episodio che si è verificato nei giorni scorsi al capannone di costruzione dei carri allegorici del carnevale dei bambini di Finale. Approfittando del periodo di ferie (l’edificio si trova nella zona industriale di via Miari, quindi in un’area pressoché isolata, soprattutto durante i mesi estivi), sconosciuti hanno praticato due grossi fori in prossimità delle converse per lo scarico della pioggia: l’acqua piovana è entrata nel capannone, danneggiando gran parte di materiali e anche alcune maschere di cartapesta già pronte. L’atto doloso è stato reso noto dal Comitato carnevale attraverso un video pubblicato sui canali social. "Al rientro dalle ferie, alcuni volontari si sono resi conto che entrava acqua dal tetto e il pavimento era in gran parte allagato – viene spiegato – . Guardando il soffitto ci si è resi conto che non si trattava di una rottura accidentale, ma che ignoti, saliti sul tetto, avevano praticato due grossi fori, di diametro di circa 12 - 15 centimetri". Le due aperture – aggiungono i volontari – sono perfettamente rotonde, "a dimostrazione che sono state praticate con un potente trapano dotato di carotatrice". A causa dell’infiltrazione d’acqua buona parte del gettito, che era stato acquistato, è ormai inutilizzabile, e diverse maschere si sono rovinate. I capannoni di via Miari in cui vengono realizzati i carri sono di proprietà del Comune che li ha concessi al comitato. Resta da comprendere la motivazione di questo gesto, e se sia da ascrivere a un atto vandalico o ad altre ragioni. "Chi può essere così scellerato da arrecare un tale danno ai volontari del Comitato carnevale, anche per tentare di compromettere l’edizione 2024?", si chiedono i volontari sui social. Sono state avviate indagini. Ma l’impegno del comitato carnevale va avanti.
s. m.