
di Maria Silvia Cabri
Vittorio Sgarbi in una delle numerosissime presentazioni a Palazzo Velli disse che qualcosa gli faceva pensare che di Marcello Vandelli, pittore modenese, avremmo sentito parlare a lungo. È così è. Che l’artista, che vive e opera a Camposanto, abbia un amore sviscerato per la capitale è ormai noto: è alla via emblematica per l’arte, via Margutta, ad una delle Gallerie più rappresentative ‘Area Contesa’ che Marcello Vandelli affida un mirato reportage sulla sua nuova produzione pittorica dal titolo ‘Frammenti’ che inaugura oggi.
Vandelli è stato definito dalla critica uno dei maggiori esponenti della Pop Art Italiana, incisivo a tal punto da piegare una parte della corrente simbolica al suo stesso cognome. ‘Frammenti’ contempla dipinti inediti, che rimandano ad un excursus esistenziale intenso e che ripercorrono, emozionando, la vita di un artista, sicuramente sopra le righe, che solo nella pittura trovò piena e consapevole realizzazione ma anche un modo di reagire al dolore, un dolore non manifesto e per questo, più difficile emotivamente da elaborare. Quadri incisivi, che avranno il compito di ‘mettere a tacere’ Vandelli per far parlare il suo cuore, farci vivere le sue emozioni, farci entrare nel suo fantastico mondo. Rigorosamente, in punta di piedi.
L’artista viene da qualche tempo reclamato oltre confine, ma qualcosa ci dice che questo nella capitale non sarà un appuntamento ultimo ma il frontespizio di qualcosa di ancora più grande che legherà indissolubilmente il pittore Modenese alla città che lo ha sempre celebrato e che, anche nella preziosa Santa Maria dei Miracoli, ricordiamolo, ha voluto suggellare il suo nome.