
Non c’è stata alcuna manifestazione o corteo di protesta. L’arrivo di Roberto Vannacci in città è ‘passato’ quasi in sordina, se non fosse stato per le lamentele di decine di persone che, ieri pomeriggio, pretendevano di assistere alla presentazione del libro, pur non avendo prenotato il posto.
Una folla attenta e silenziosa ha assistito infatti ieri alla presentazione de ‘Il Mondo al Contrario’ di Vannacci e, nonostante i timori, visto quanto accaduto nei giorni scorsi a Lucca, non si sono registrati disordini. Ad organizzare l’evento Aretè Spazio Culturale, presso l’RMH Modena Des Arts Hotel a Baggiovara. Ad intervistare il generale, Francesco Baraldi, caporedattore di ModenaToday. Nei giorni scorsi la Cgil di Modena era insorta, affermando che: ‘La Cgil di Modena non lo vuole in città! Speriamo che questa stessa nettezza appartenga anche alle Istituzioni pubbliche e democratiche che devono valutare l’opportunità di ospitare il generale a Modena".
"Cgil? Che c’entrano? Si dovrebbe occupare di lavoro e non di cultura", ha risposto ieri Vannacci, che ha sottolineato di essere venuto a Modena da allievo, da capitano e poi In ‘libera uscita’. "Non mi aspettavo tanto clamore; il libro era stato pubblicato per pochi amici e pensavo di venderne trecento copie. Con mia moglie avevamo detto che, se fossimo arrivati alle mille, avremmo fatto festa con gli amici. Quanti ne abbiamo venduti? Lo dirò prossimamente per fare qualche considerazione sul successo che ha avuto. Il fatto che ci siano state contestazioni mi rallegra – ha affermato – come dico spesso, la critica è il concime del progresso. Quello che può risultare più antipatico, il fatto che qualcuno non vorrebbe che esprimessi queste idee e questo è più grave in un paese libero e democratico com’è l’Italia".
Vannacci ha sottolineato che: "Ci hanno rubato la normalità, quindi ormai dire banalità risulta essere rivoluzionari. La normalità è ciò che non è eccezionale, una questione statistica. La politica? Per ora continuo a fare il soldato. Un altro libro? Col polverone che ha sollevato il libro ci penso bene ma...perchè no". Nel corso della presentazione del libro il generale ha ‘ripercorso’ un po’ tutti i temi affrontati nei vari capitoli.
"Per essere ambientalisti seri occorre prima essere ricchi. Prendersi cura dell’ambiente costa tantissimo - ha affermato. Gli sbarchi? Il bicchiere ad un certo punto si riempie. È giusto accettare tutti oggi indistintamente per poi dire no a chi avrà bisogno quando il bicchiere sarà colmo? Abbiamo normative stringenti che non ci consentono di regolare questi flussi ma, se lo strumento non è più idoneo, non sarebbe il momento di cambiarlo?".
Per quanto riguarda il tema che più ha fatto discutere, ovvero il capitolo relativo all’omosessualità, l’ex capo dei paracadutisti della Folgore ha precisato che: "Ho iniziato il capitolo dicendo che l’omosessualità fa parte di gusti e come tali non si discutono. Quello che è da discutere è l’approccio che si dà nei confronti di chi ha gusti diversi e che rappresentano una minoranza molto risicata della società".