Vanno resi più facili gli spostamenti

Migration

Gianluca

Marchi*

La carenza di alloggi per gli studenti fuori sede è uno dei grandi problemi che Unimore sta affrontando. Il mercato degli alloggi, dopo il grande gelo della pandemia, vive oggi una fase asfittica, con pochi posti letto disponibili e prezzi in ascesa. Trovare una soluzione nel breve periodo non è facile. Tra i vari fattori che però possono contribuire a mitigare subito il problema, c’è senz’altro il potenziamento del trasposto pubblico notturno. Una rete di trasporti pubblici che consenta di fruire della città in tutte le sue aree, e in tutte le ore, è importante per la qualità della vita universitaria. Questa non si misura solo con la facilità di accesso ai luoghi dell’educazione, ma anche con la possibilità di integrarsi nei luoghi della vita, cioè nei luoghi dove si vive la vita sociale e culturale di una città. Gli studenti cercano di trovare residenza in aree da dove possano avere facile accesso ad entrambi questi luoghi. Rendere più facile lo spostamento tra i vari quartieri consentirebbe anche a quelle aree urbane che sono più periferiche rispetto agli insediamenti universitari di diventare più allettanti per gli studenti fuori sede. Una rete di trasporti che consenta loro di spostarsi in libertà nella città, sia di giorno che di sera, migliora l’attrattività di quelle aree residenziali urbane, come Madonnina, Sacca, Crocetta, normalmente meno ricercate dagli studenti, ma che con la loro ricettività potrebbero dare un aiuto nel risolvere il problema degli alloggi. L’attenzione a questi temi è costante nel dialogo tra Unimore e il comune di Modena, sul tavolo ’Modena Città Universitaria’. L’obiettivo è fare crescere Modena come città a misura di studente, non solo per come si studia, ma anche per come in essa si vive. Attrarre bravi studenti da fuori, con talento e voglia di affermarsi, è un obiettivo che tutta la città deve perseguire. Serve a mantenere vivo il nostro territorio.

*Pro Rettore Unimore