STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Vasco Rossi, il diario del padre: testimonianze dal campo di prigionia

Sabato a Montalbano di Zocca, per la prima volta, saranno lette alcune pagine. ’Carlino’ Rossi fu un internato militare a Derne, nell’“inferno” della Germania. “Massacrati a nerbate. Eravamo oltre 400 italiani costretti a lavori durissimi, trattati con metodi bestiali”

Da sinistra la copertina del diario di ’Carlino’ Rossi e il padre di Vasco Rossi con il figlio

Da sinistra la copertina del diario di ’Carlino’ Rossi e il padre di Vasco Rossi con il figlio

Zocca (Modena), 11 giugno 2025 – “Eravamo oltre 400 italiani, tutti prigionieri adibiti ai lavori di miniera, costretti a un lavoro durissimo, sostenuto, se così si può dire, con un misero rancio giornaliero. Al campo eravamo trattati con metodi bestiali. Per essere massacrati a furia di ‘nerbate’ bastava gettare a terra un pezzo di carta...”.

Giovanni ‘Carlino’ Rossi, classe 1923, da Zocca, scrisse questa testimonianza su un notes a quadretti: “Questo quaderno – annotò in copertina – ricorda la triste gioventù di Rossi Giovanni trascorsa nel piccolo inferno in Germania”.

L’inferno era il campo 606 di Derne, provincia di Dortmund, dove Rossi era stato trasferito come internato militare, dopo essere stato fatto prigioniero all’Isola d’Elba: Giovanni Rossi era uno dei 600mila soldati italiani che dopo l’8 settembre 1943 rifiutarono di combattere con i tedeschi. In quel campo in Germania ‘Carlino’ conobbe un compagno di prigionia che lo aiutò: quell’uomo si chiamava Vasco. Quando poi venne liberato e poté tornare a casa (pesava soltanto 37 chili), decise che a suo figlio avrebbe dato lo stesso nome dell’amico. Vasco Rossi.

Il rocker ha sempre riservato un grande affetto ai suoi genitori e ha dedicato parole preziose al papà, morto a 56 anni, dopo il sacrificio degli anni di guerra. Lo ha ricordato anche lunedì a Firenze, quando gli sono state consegnare le chiavi della città. Giovanni ‘Carlino’ Rossi aveva scritto un diario “che mia madre ricopiava, nel quale raccontava scene pazzesche a cui aveva assistito”, ha detto Vasco in un’intervista.

Per la prima volta, alcune pagine di quel diario, vero, terribile e ancora inedito, verranno lette in pubblico: accadrà nel pomeriggio di sabato (dalle 15.30) a Montalbano di Zocca, grazie all’iniziativa promossa per l’80° anniversario della Liberazione, realizzata con l’Anpi e la Gioventù musicale, e il sostegno della Fondazione di Modena. Un reading, un concerto, un tempo di memoria.

“Abbiamo voluto ricordare la lotta della Resistenza attraverso i ricordi di alcuni testimoni speciali – sottolinea Mauro Bompani, vicepresidente nazionale della Gioventù musicale, che ha scelto i testi e condurrà la giornata –. Vasco stesso ci ha concesso di poter leggere alcuni passi del diario di suo padre, e ne siamo onorati”.

Nel brano scelto, Giovanni ‘Carlino’ Rossi racconta di un commilitone, compagno di prigionia, il soldato Lombardelli che, stremato dalle fatiche, non riusciva più a lavorare in miniera ma venne torturato dal comandante tedesco del campo e da un italiano “che faceva il poliziotto”. A furia di nerbate e di calci, il povero soldato morì. “Disse le ultime parole, ‘Mamma mia, non ne posso più. Dio mio, perché non mi fate morire’...” Spirò a mezzanotte. Queste – aggiunse Rossi – “sono cose viste coi propri occhi e che non si dimenticheranno più”.

Sandra Ceccarelli, nota attrice, vincitrice della Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia e nominata al David di Donatello, sarà la voce recitante delle letture, con testi anche di Giuliano Pasini, Savina Reverberi Catellani, Thomas Mann, Antonio Albanese, Antonio Scurati, Ciro Santagata, Francesco Guccini e Loriano Machiavelli, Vercors e condannati a morti della Resistenza europea. La violinista Renata Lacko le sottolineerà con musiche di ieri e di oggi, originali e rielaborate, classiche, tradizionali. La giornata di ricordo inizierà già al mattino con una passeggiata al Monte della Riva, lungo un percorso facile di circa cinque chilometri e mezzo: il ritrovo sarà alle 9.30 nella piazzetta di Montalbano. Alle 12.30 il rientro e il pranzo tradizionale montanaro all’Antica Canonica (prenotazioni al 3715234802 o 3498226919).

Al termine del reading concerto, si terrà un ristoro con prodotti locali.