Velista scomparso, si spera nella mareggiata. "Potrebbe riportare il corpo a riva"

Le ricerche dell’imprenditore Pietro Fogliani si concentrano nel mare spezzino

Pietro Fogliani

Pietro Fogliani

Modena, 25 agosto 2018 - Proseguono ininterrotte le ricerche, via mare, dell’imprenditore modenese Pietro Fogliani, 56 anni, disperso da sabato scorso, ossia da quanto la sua barca, partita da Porto Lotti, lunedì è stata rinvenuta spiaggiata davanti al litorale di Vada, nel livornese.

La capitaneria di porto della Spezia ieri mattina ha operato con una motovedetta, setacciando la zona di ponente di Porto Venere, e ispezionando le calette sotto costa. Le ricerche proseguiranno ancora questa mattina, perché l’ipotesi è quella che l’uomo potrebbe essere caduto nelle acque liguri. Stando infatti alle testimonianze raccolte dagli inquirenti, l’imprenditore non era solito, nelle sue uscite in mare, allontanarsi più di 15 miglia dalla costa spezzina.

Chi è l'imprenditore scomparso

Ecco perché le ricerche si sono concentrate nella zona a mare a largo di Porto Venere, direzione Cinque Terre, seguendo l’andamento delle correnti. Ricerche che ad oggi, purtroppo, non hanno dato alcun risultato. Potrebbe favorire la ricerca il maltempo in arrivo. Da una parte queste condizioni renderanno più difficili le ricerche – e infatti oggi in tarda mattina verrà deciso se proseguire e se sì con quale dispiegamento di forze – ma altresì potrebbero facilitarne il ritrovamento del corpo che, magari spinto dalle forte correnti, potrebbe riemergere vicino a qualche costa.

Ad oggi non c’è alcuna certezza che Fogliani sia caduto nelle acque liguri, ma l’ipotesi che possa essersi disperso nel perimetro delle ricerche effettuate dalla capitaneria di porto sembra essere la più accredita. Come accredita è quella del ‘gioco d’azzardo’, ossia che l’uomo sia caduto in mare per provare l’emozione di un bagno al traino della barca, perdendo poi la presa del salvagente. Non è escluso però che l’uomo possa essere stato colpito da malore durante un tuffo. Tante ipotesi, una sola certezza: Pietro Fogliani è partito sabato da Porto Lotti, a bordo della sua Lullubelle di 14 metri; dopo 48 ore la sua barca è stata avvistata spiaggiata a Vada con il motore in folle e la vela di prua al vento. Di lui, ancora, nessuna traccia.

Pietro Fogliani, 56 anni, imprenditore nel mondo della ceramica
Pietro Fogliani, 56 anni, imprenditore nel mondo della ceramica

Per il momento la scomparsa dell’imprenditore resta quindi un mistero anche se si fa sempre più strada l’ipotesi di un malore. Parliamo di un esperto del mare, ma ci sono situazioni imprevedibili per i quali, in acqua, l’esperienza non è mai sufficiente e dunque una garanzia. Ci sono ad esempio alcune regole che possono salvare la vita quando si fa il bagno in barca, come quella di entrare in acqua lentamente.

Per esempio, dopo un paio d’ore passate a prendere il sole sul ponte, gettarsi in acqua con un salto può comportare un trauma termico per il nostro fisico. Se abbiamo mangiato o la nostra forma fisica non è eccellente un tuffo così, infatti, può essere molto rischioso. Mai sottovalutare poi il mare mosso: una volta in mare rientrare in barca sarà difficile e anche solo salire sulla scaletta potrebbe rivelarsi un problema.

Fogliani era solo sulla sua Lulubelle ma teniamo presente che, quando si fa il bagno al largo, è bene che almeno una persona resti sulla barca al fine di controllare che non vi sia corrente e, appunto, intervenire in caso di malore del compagno o magari dell’arrivo di meduse, piuttosto diffuse nelle nostre acque.