Caso Venturelli Sassuolo, truffata la mamma

Ignoti hanno convinto la donna a versare 500 euro: "È in mano ai narcos messicani, paga e lo vedrai"

Roberta Carassai insieme al figlio Alessandro Venturelli, scomparso da tempo

Roberta Carassai insieme al figlio Alessandro Venturelli, scomparso da tempo

Sassuolo (Modena), 23 marzo 2022 - "Alessandro è in mano a un cartello di narcotrafficanti messicani, fammi il bonifico da 500 euro e sarai contattata per una videochiamata con lui". La madre lo ha fatto ma è stato inutile: era tutta una truffa. Non solo Roberto e Roberta Carassai devono sopportare l’angoscia di un figlio scomparso il 5 dicembre scorso.

La coppia di genitori di Alessandro Venturelli deve fronteggiare continuamente anche impostori della peggiore risma che tentano di approfittare della vulnerabilità emotiva della famiglia. Di tentativi ce ne sono stati diversi, ma forse questo è il più clamoroso. Risale a giovedì scorso. "Io sono in contatto con una persona che nell’ultimo anno mi è stata molto vicina, mi fidavo di lei", racconta mamma Roberta.

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"Nei giorni scorsi mi dice che era stata chiamata da uno sconosciuto che le aveva confidato che Alessandro fosse appunto in mano ai narcotrafficanti messicani". La donna le dice che occorre un bonifico da 500 euro per la videochiamata. "Io procedo, ma inizialmente non riesco perché serviva la valuta in dollari. Entra in scena il suo compagno che si offre di farlo direttamente dopo avergli mandato i soldi". In più per dimostrare l’avvenuta transazione sarebbe servita la ricevuta del bonifico. Tutto sembra essere andato in porto. La call è prevista per giovedì 17 alle 16. I minuti tuttavia passano, ma non accade nulla. Fino a quando Roberta non viene ricontattata: "Mi viene detto che la ricevuta del bonifico non basta più, perché la movimentazione sarebbe stato visualizzata solo qualche giorno dopo". L’alternativa? Procedere con la Western Union, il trasferimento istantaneo di denaro all’estero. "A quel punto, dopo aver già inviato 500 euro col bonifico, le dico che non mi fido, lei insiste facendomi immaginare le peggiori situazioni su Alessandro: che vaga per ore in cerca di una casa sicura, che è stato venduto a un colombiano, di tutto di più". Roberta però si rifiuta ancora. Allora la donna si propone di farlo direttamente lei il passaggio di denaro e poi se la faccenda si fosse conclusa come auspicato la madre le avrebbe restituito i soldi. Roberta, in preda alla disperazione, pur di vedere suo figlio, accetta e le viene detto di preparare il telefonino che alle 23 sarebbe stata videochiamata. Attesa ancora una volta vana.

Anche in questo caso le ore passano, "trascorre tutta la notte", ma non succede niente. Il giorno dopo mamma Roberta decide di andare a denunciare tutto alla polizia. "Ho bisogno a questo punto di un aiuto in più. Chiedo un sostegno maggiore ai vertici politici e istituzionali, anche a livello internazionale, per provare a capire cosa può essere accaduto ad Alessandro".