Venturini, infaticabile medico-ciclista "All’alba due ore in bici poi le visite"

Finale Emilia, il 65enne in 3 giorni ha percorso quasi 390 chilometri e sta pensando a una tappa a Roma

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Quasi 390 chilometri percorsi in bicicletta in tre giorni, dal Brennero a Massa Finalese, sfidando anche la grandine. E’ questa l’ultima impresa del dottor Guido Venturini, medico di famiglia di Massa, con una grande passione per la bici. Venturini, 65 anni, figlio d’arte (il padre Dante era medico e per un periodo hanno anche lavorato insieme), è appassionato di sport da sempre. Lo segue e lo pratica ed è stato anche medico sportivo a Finale Emilia. Da giovane aveva giocato a calcio e pallavolo, poi, alcuni anni fa, grazie ad alcuni amici, è scattato l’amore per il ciclismo e da allora hanno iniziato ad organizzare e condividere lunghi viaggi in sella alle loro biciclette. "L’anno scorso – racconta Venturini – con l’amico Luciano siamo andati a Venezia. Invece, due settimane fa abbiamo preso il treno da San Felice fino al Brennero, poi siamo tornati a casa in bicicletta percorrendo anche la suggestiva ciclabile fino a Verona che costeggia l’Adige. A Rovereto di Trento siamo stati sorpresi da una grandinata...Insieme al mio amico Luciano ci stiamo organizzando per andare a settembre a Roma in bicicletta".

Anche durante il lockdown, quando non si poteva uscire dalla regione, il medico-ciclista non ha rinunciato alla bici organizzando con gli amici alcune tappe all’interno dei confini. "Adesso che c’è bel tempo, mi alzo tutti i giorni alle 5.45, faccio due ore in bicicletta, poi mi preparo e mi reco nello studio a visitare i pazienti – racconta Venturini –. Quando è meno caldo, invece, mi organizzo per allenarmi dopo il lavoro. Mi piace andare in bicicletta perché mi rilassa, è stimolante, inoltre si possono vedere posti nuovi, stare in mezzo alla natura, socializzare e conoscere tante persone. Anche i miei pazienti sono entusiasti del loro medico-ciclista". Venturini non è l’unico in famiglia ad avere la passione per la bici, infatti la sta trasmettendo anche ai due nipoti, Angelo e Ginevra di 8 e 7 anni. Ai traguardi raggiunti in sella alle due ruote, il medico-ciclista ne ha aggiunto un altro arrivando a 100 donazioni di sangue effettuate. L’Avis l’ha premiato con un attestato che ha ricevuto dalle mani del sindaco Palazzi.

Angiolina Gozzi