Via il maschile dai post sui social Minacce e offese al sindaco

Castelfranco, la scelta di usare la ’schwa’, "più inclusiva", sta facendo discutere. Gargano, nel mirino, valuta azioni legali

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La schwa o ’e’ rovesciata, che a Castelfranco sta ormai ’sgomitando’ in notorietà con il tortellino (digitando Castelfranco Emilia su Google, le prime notizie sono appunto quelle inerenti alla ’e’ rovesciata), ha avuto in queste ore anche un triste risvolto sul piano politico e personale. Il sindaco, Giovanni Gargano, per questa iniziativa ha ricevuto diversi insulti e anche delle minacce, per le quali sta valutando azioni legali. Per capire come si è arrivati a tutto ciò, un breve riassunto delle ’puntate precedenti’: lunedì scorso, sulla pagina Facebook ufficiale del Comune, appare un post in cui l’amministrazione comunale spiega che, per "adottare un linguaggio più inclusivo", rispettoso delle differenze, il genere ’maschile universale’ di termini come ad esempio ’tutti’ sarà sostituito, nella comunicazione social (non in quella istituzionale), da ’tutt’ più l’aggiunta, al posto della ’i’ finale, della ’e’ rovesciata o ’schwa’. Con il preciso obiettivo, appunto, di maggiore inclusività anche dal punto di vista comunicativo.

Nel corso della settimana sono piovuti centinaia di commenti via social (ieri erano già a quota 700 abbondanti) e, ovviamente, non sono mancate le prese di posizione politica.

Tuttavia, oltre alle critiche, ecco pure le offese e le minacce. A denunciare la situazione è il primo cittadino di Castelfranco, Giovanni Gargano, che con una battuta dice: "Questi insulti social mi hanno fatto capire che forse non dovremmo ’ribaltare’ solo le ’e’, ma tutte le vocali". Poi puntualizza: "Le offese che sono arrivate anche nelle ultime ore sul mio profilo social e sulla mia mail istituzionale sono tantissime. Poi, non è mancata anche qualche minaccia. Del resto – prosegue il sindaco – come si potrebbe definire una mail che reca come oggetto ’Dio vede e provvede’ poi, dopo una serie di aggettivi dispregiativi sulla tua persona, ti augura di vedere presto Dio, lasciando questa terra? Accanto a tale minaccia, in altre mail e commenti mi sono sentito apostrofare in vari modi. Queste cose comunque non mi spaventano. Anzi, coi miei legali sto valutando certe situazioni. Se ci sono gli estremi, non mi limiterò a tacere". E Gargano poi spiega nuovamente: "Non dobbiamo mai perdere di vista il motivo per cui abbiamo fatto questa iniziativa, che per quanto ci riguarda tocca soltanto alcuni post dei nostri canali social.

Non vogliamo oltraggiare, come ci hanno accusato, la straordinaria lingua italiana, peraltro nei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Purtroppo, quando entrano in gioco le ideologie, gli ultrà trasformano il senso delle cose e ci portano molto lontano dal senso originario dell’iniziativa".

Marco Pederzoli