"Via Polonia anomala Il Comune chiarisca"

Il comitato ’Villaggio Europa’ torna alla carica: "Chiesta una risposta via Pec ma per ora tutto tace"

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Dal caso di via Polonia al numero di tir in transito. Il comitato Villaggio Europa, che da tempo si batte contro l’ipotizzato maxi polo logistico Conad a ridosso della tangenziale, nel quartiere Sacca, interviene per ribadire i punti cardine della sua protesta e replicare ad alcune recenti puntualizzazioni del Comune. Partiamo da via Polonia, strada di fatto privata, perché chiusa da una sbarra praticamente all’inizio. "I documenti del catasto – scrive il comitato – mostrano chiaramente come la strada sia pubblica, mentre il progetto Conad fa riferimento ad una proprietà privata che gode di servitù pubblica. In entrambi i casi la situazione attuale risulta anomala e il Comitato ha chiesto ufficialmente un chiarimento definitivo via Pec che, ad oggi, non è ancora arrivato".

Quindi i mezzi pesanti. "Il comitato – scrivono dal Villaggio Europa – cita testualmente il progetto Conad: ’Sull’intera giornata si prevede un aumento dei mezzi di circa 720 unità. Tra le ore più cariche è possibile individuare la fascia oraria 8-9 della mattina’. Non si parla di picchi annuali e di stagionalità e i dati vengono confermati anche dalla presenza di 90 baie di carico all’interno del polo logistico. Riteniamo fondamentale rivedere la viabilità di questi mezzi pesanti, soprattutto in uscita. L’opzione migliore è quella di fare uscire i camion da via Finzi dove, tra l’altro, avrebbero un ingresso in tangenziale disponibile in entrambe le direzioni". Infine le piantumazioni: "Anche i numeri relativi alla nuove piantumazioni risultano fuorvianti – dice il comitato –. Si fa riferimento a 360 nuove alberature, ma i dati del progetto Conad sono molto diversi. Si parla di 185 nuove piantumazioni a fronte di 65 abbattimenti, per un differenziale di 120 nuovi alberi, tutti in area Conad e non più fruibili dai cittadini. Si arriva alle oltre 300 piantumazioni, solo se si considerano quelle già esistenti".

Alcune parole vengono dedicate anche al famoso magazzino verticale di trenta metri: "Non basta spostare indietro l’edificio. Il comitato ha ribadito più volte di spostare completamente il magazzino fronte tangenziale, nell’angolo di fianco alla rotonda di via Finzi, e di abbassarlo. Riteniamo che sia l’unica alternativa possibile che permetterebbe di avere un impatto minore sulle abitazioni in termini di paesaggio, visuale libera ed ombreggiamento. Il tutto, ovviamente, tenendo le baie di carico fronte tangenziale".