Modena, l'urlo di viale Gramsci. "Basta minacce e spaccio"

Tante persone al presidio di giovedì sera. La strada si trasforma in una ‘arena politica’: esponenti di tutti gli schieramenti in prima linea

I cittadini riuniti all'inizio del viale (Foto Francesco Scano)

I cittadini riuniti all'inizio del viale (Foto Francesco Scano)

Modena, 11 luglio 2020 - La questione viale Gramsci torna in cima alla lista dei temi caldi in città, non solo per le costanti mobilitazioni dei residenti, ma soprattutto dal punto di vista politico. Dopo una fase in cui in cui i cittadini della zona hanno faticato a trovare nuovi interlocutori a cui sottoporre le proprie rimostranze, ora si assiste a una sorta di risveglio collettivo, sulla scia degli ultimi (gravi) episodi accaduti nel viale. Ne è la prova la riuscitissima serata di presidio e solidarietà di giovedì, in cui sono intervenute oltre 70 persone, nel punto in cui fino a poche ore prima c’erano le famigerate panchine dello spaccio, rimosse a sorpresa dal Comune per essere sistemate e posizionate altrove.

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Per quanto dichiaratamente apolitica (il comitato lo ha ripetuto più volte in questi giorni), l’appuntamento ha richiamato – non accadeva da tempo per un problema di degrado – una rappresentanza bipartisan ‘in grande stile’ di tutti i gruppi consiliari eletti in Consiglio, comprese ‘vecchie conoscenze’, adesso in Regione, come Francesca Maletti e tre parlamentari, Giuditta Pini (Pd), Enrico Aimi (Forza Italia) e Stefania Ascari (5 Stelle). Insomma, nessuno è voluto mancare, tanto che – stando a fonti certe – il Pd avrebbe chiamato a raccolta, per non finire paradossalmente in ‘minoranza’, più di un rappresentante di partito per unirsi in corso d’opera al presidio.

L’iniziativa è nata come un atto di solidarietà concreta e visibile verso il residente che nei giorni scorsi è stato scortato a casa dalle forze dell’ordine per non essere aggredito dai pusher, ma è stata anche l’occasione per ribadire con forza le ‘ferite’ che tormentano da anni viale Gramsci, (ri)messe nero su bianco nell’ultima petizione depositata dal comitato due settimane fa. "E’ stata una serata estremamente positiva per noi – fa sapere uno dei referenti del comitato, Marcello Costantino –. E’ vero, c’erano tanti politici, ma nessuno ha lanciato slogan o esposto bandiere per trasformare l’appuntamento in un comizio. Non l’avremmo accettato. Il nostro obiettivo era e resta agire per l’interesse dei residenti e avere un quartiere più vivibile, con un diffuso senso di legalità e decoro. Per questo agiremo insieme a tutti quelli che vorranno sostenerci, a prescindere dal credo politico. Ora speriamo – chiude il rappresentante del comitato – che alle promesse seguano i fatti. Gli episodi delle ultime settimane testimoniano che la situazione resta gravissima…”.