Vignola, sarà un Comune senza dirigenti

Azzerati dopo l’elezione di Pelloni, non ci saranno bandi per rimpiazzarli: «Così risparmieremo 200mila euro di stipendi»

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Tra gli ultimi atti formali di Simone Pelloni in veste di sindaco potrebbe esserci una modifica allo Statuto vignolese: detta brutalmente, la cancellazione dei dirigenti comunali. O meglio, verrà eliminata la possibilità di nominarne. In realtà il Comune è senza dirigenti da oltre due anni, perché Pelloni appena eletto, passati i sei mesi di legge per la loro decadenza, ha coperto quelle caselle con ruoli da ‘responsabile di servizio’ (inquadrati come ‘Posizione organizzativa’, o ‘P.O.’), ripensando la macchina comunale secondo una struttura ‘orizzontale’. Ma ora si tratta di cambiare le regole anche per chi verrà dopo.

La proposta, vidimata dalla giunta all’unanimità in forma di atto d’indirizzo, verrà votata nel prossimo Consiglio comunale fissato per mercoledì: i ‘sì’ della sola maggioranza basteranno a farla passare. Secondo la giunta la mossa presenta dei grandi vantaggi, che si sarebbero già palesati negli ultimi due anni. Sindaco e assessori sostengono infatti che la nuova organizzazione senza dirigenti abbia valorizzato e responsabilizzato i dipendenti – anche grazie a un rapporto meno ‘filtrato’ con gli amministratori –, aumentato l’efficienza della ’macchina’ e, dulcis in fundo, fatto risparmiare al Comune ben 200mila euro all’anno di stipendi.

«Lo avevo promesso in campagna elettorale e l’ho fatto – aggiunge Pelloni (foto a sinistra) –: l’operazione pochi mesi fa è stata condivisa anche dai sindacati con la chiusura della vertenza. La rinuncia ai dirigenti ci permette infatti di destinare tutto il fondo produttività, non più incrementabile, ai soli dipendenti. Mentre le P.O., che prima ‘pescavano’ nello stesso budget, potranno ora attingere ad un altro fondo».

Ma le opposizioni non sono d’accordo. «Un modifica inutile – la definisce Mauro Smeraldi (foto a destra), capogruppo di ‘Vignola Cambia’ – perché già ora lo Statuto non obbliga a nominare dei dirigenti, lascia libera scelta. Allora perché cambiarlo? E’ solo propaganda ipocrita. Anche il risparmio è una bufala, perché nel frattempo sono pure cresciuti i trasferimenti vignolesi all’Unione, dove i dirigenti sono invece aumentati. Per non parlare dei danni in prospettiva per la città: così Vignola diventa molto meno appetibile per i funzionari pubblici più bravi. Mentre la macchina comunale senza dirigenti rischia di incepparsi: se tante P.O. hanno pari gerarchia, non si sa più chi comanda. E nelle situazioni delicate manca una figura che decide».

«La giunta giustifica il tutto con una riduzione dei costi – commenta invece Antonia Zagnoni, capogruppo Pd – ma ne vale la pena se poi il posto da dirigente viene ricoperto da una persona che ha meno esperienza? Abbiamo parecchi dubbi su questa modifica e sulle sue possibili conseguenze sul funzionamento del Comune. Anche perché vorremmo sapere se qualcuno ha chiesto alle P.O. se siano disposte a prendersi comunque certe responsabilità».

Valerio Gagliardelli