Vignola tappezzata, i messaggi felici conquistano l’Italia / FOTO

Sui social l’iniziativa dei bigliettini diventa virale e c’è già chi pensa a replicarla

Benedetta, commessa in un negozio di abbigliamento, con uno dei bigliettini lasciati dall’anonimo

Benedetta, commessa in un negozio di abbigliamento, con uno dei bigliettini lasciati dall’anonimo

Vignola (Modena), 9 gennaio 2019 - La pensata gentile dei ‘biglietti felici’, scritti e sparsi l’altra notte da un anonimo (o da un’anonima) nel centro di Vignola, in poche ore è diventata virale. Non solo sui social, dove i commenti sono entusiastici quasi all’unanimità, ma anche sui media nazionali. Che su questa buona notizia inaspettata di inizio anno, arrivata a puntino in uscita dalle Feste, hanno ora acceso i riflettori. Ed è un po’ la conferma che di certe cose, tutto sommato, ogni tanto ce n’è pure bisogno.

Nel frattempo, mentre l’anonimato dell’autore (o dell’autrice) continua a resistere, le riflessioni riportate sui cartoncini colorati, seminati in centro a decine tra il 6 e il 7 gennaio, hanno iniziato ad ispirare potenziali simulatori tra i cittadini e in alcune associazioni locali, già intenzionate ad investire emozionalmente in questo genre di ‘blitz della bontà’.

LEGGI ANCHE Il sindaco di Luzzara emana l'ordinanza anti-cattiveria

Vignolanimazione’ ad esempio – associazione che col suo gruppo facebook ‘A Vignola c’è...’ ha già attirato ben 10mila iscritti – sta già studiando l’organizzazione di una giornata ad hoc in cui sarebbero i bambini a preparare i biglietti, con tanto di pensierini personali, e a sparpagliarli per la città per sollecitare sorrisi. E i testi, quelli più brevi ed efficaci, potrebbero trovar posto in futuro nei gadget che la stessa associazione distribuisce in occasione di eventi particolari.

VIGNOLA1_36115188_122416
VIGNOLA1_36115188_122416

Ad ogni modo la curiosità sull’identità del poeta (o poetessa) sconosciuto è tutt’altro che sopita. E si ragiona sul fatto che non tutti i bigliettini sono stati scritti con la stessa calligrafia, che la ‘mano’ – soprattutto quella dei testi scritti in corsivo – sembra più femminile che maschile. Così come la cura del dettaglio, tra nastrini colorati e margini dei cartoncini ritagliati con fantasia.

Volgendo lo sguardo alla politica, la più entusiasta di fronte a questa vicenda è senz’altro l’assessora alla cultura di Castelvetro, Giorgia Mezzacqui. Che ieri ha commentato: «Solo felicità. Stavo guardando Facebook ed è incredibile come finalmente ci sia il cuore delle persone. Ad ogni articolo compaiono spesso commenti urlati, parole di rabbia o rancore, punti esclamativi e lettere maiuscole. Questo ha un grande significato, che abbiamo bisogno di piccole storie belle. Che non siamo solo persone aggressive o violente (anche verbalmente), che i piccoli gesti sanno risvegliare in noi il buono. E ne abbiamo tanto bisogno. E quando questo ci coglie di sorpresa allora esce la parte di noi nascosta dalla difficoltà del presente. Farla nascere è bellissimo. Grazie perché è una carica di positività ed entusiasmo incredibile per me. Non lasciamoci influenzare dal malcontento o dalla mancanza di educazione, educhiamo al bello e pretendiamolo».