"Villa Menotti, urgente scongiurare il crollo"

Fiorano, cittadini lanciano l’allarme sul degrado dello stabile e chiedono aiuto alle istituzioni. Tosi: "Stiamo rintracciando la proprietà"

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Un appello a più voci e che coinvolge l’intero territorio, per salvare un patrimonio storico inestimabile. "Il degrado in cui versa la Villa di Ciro Menotti, infatti, non è un problema solo di Fiorano, ma anche di Modena. Menotti era un patriota modenese, lo studiamo sui libri di scuola ed è doloroso vedere in quelle condizioni un bene che dovrebbe essere valorizzato". Lo ripete l’attivista Sabina Piccinini che, ora, è accompagnata nella sua battaglia da un gruppo di cittadini ed esperti di storia: Arrigo Guiglia, presidente dell’Associazione Mazziniani di Modena, Nino d’Eugenio e dalla giornalista Giulia Manzini. Insieme, domani, illustreranno le mosse per scongiurare il peggio: una segnalazione è stata inviata al Ministero dei Beni Culturali, alla Soprintendenza delle Belle Arti e del paesaggio dell’Emilia Romagna, alla Presidenza della Regione Emilia Romagna e al sindaco di Fiorano con la richiesta di intervenire presso la proprietà per l’immediata messa in sicurezza della Villa al fine di scongiurarne il crollo. Il degrado "è un pessimo esempio, una mancanza di memoria e rispetto. Tra l’altro si trova in un luogo bellissimo, non lontano dalla Ferrari e dalle Salse di Nirano, potrebbe essere inserita in un circuito turistico" aggiunge Piccinini. E invece ora rischia di ’collassare’. "Almeno con la precedente proprietà le finestre erano chiuse, ora sono aperte e la Villa è esposta alle intemperie". Il tempo, visto l’avvicinarsi dell’inverno, stringe. L’appello è al proprietario, che ha comprato mesi fa la Villa all’asta, e alle istituzioni. "Se crolla decade anche il vincolo", scenario inaccettabile per Piccinini. Il sindaco di Fiorano Francesco Tosi spiega che il Comune si sta attivando per rintracciare la proprietà: "Prima dell’asta abbiamo fatto un sopralluogo con la Soprintendenza. Quando la Villa è stata aggiudicata eravamo soddisfatti pensando di essere sulla via di risoluzione del problema". L’aspettativa era che fosse recuperata o, almeno, conservata, grazie all’interessamento del nuovo proprietario. Ma i mesi sono passati. "Proprio in questi giorni ci stiamo informando sull’acquirente con cui finora non ci sono stati contatti. Dobbiamo rapportarci con la proprietà – spiega – per le questioni di sicurezza, di cui il Comune è competente".