Villa Sorra ’pregusta’ la rinascita

Castelfranco, via al percorso per il Polo gastronomico. Tra le idee: passeggiate culinarie e laboratori interattivi

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«Il percorso che ci condurrà verso la rinascita di questo luogo magnifico: quella di oggi è la prima tappa dedicata alle idee, una base preziosa in vista della prossima fase dedicata alla vera e propria progettazione». A premere il grilletto dello start sulla riqualificazione pressoché completa di Villa Sorra è il sindaco Giovanni Gargano, impegnato ieri mattina a fare gli onori di casa al castello di Panzano. Dove alcuni giovani architetti, provenienti da più Paesi, hanno illustrato tre ipotesi progettuali definite nei mesi scorsi (era l’oggetto del loro master universitario, ndr) per trasformare la storica tenuta castelfranchese in un autentico ‘hub delle eccellenze enogastronomiche’, obiettivo già inquadrato e dichiarato da tempo.

Ognuno degli elaborati presentati ieri – tutti alla ricerca di innovazioni architettoniche capaci di esaltare percorsi didattici, esperienziali e turistici focalizzati sulla cultura ‘alta’ del cibo – ha suggerito una propria ricetta per centrare il bersaglio, spaziando tra possibili ‘passeggiate culinarie’, laboratori di cucina interattivi, suggestive location per convegni e ristorazione a chilometri zero.

«Idee, queste, che essendo nate senza condizionamenti da parte del nostro territorio e del nostro vissuto – aggiunge Gargano – saranno di grande aiuto per la successiva progettazione della ’nuova’ Villa Sorra, che presto tramite gara verrà affidata ad un professionista. Il restyling coinvolgerà la villa, il giardino storico, la limonaia, le stalle... Un po’ tutta la tenuta. E procederà in parallelo coi lavori strutturali post-sisma (il cui progetto esecutivo è ora in fase di valutazione, ndr): due interventi ben distinti, ma che ovviamente dovranno tener conto l’uno delle caratteristiche dell’altro. Ad ogni modo la ‘Casa delle eccellenze’ ha tra i suoi punti di forza la presenza nel comitato scientifico di Massimo Bottura, vera anima del progetto. Il suo ruolo, al di là del grande richiamo garantito dalla sua notorietà, sarà dunque operativo. Sarà lui a curare i contenuti del nuovo Polo della gastronomia, assieme all’Università, all’Istituto Spallanzani e a ’Piacere Modena’, che raggruppa diversi consorzi del settore. Il sistema ‘food’ modenese lavorerà dunque in piena sinergia per restituire ai visitatori, attraverso il cibo, la miglior narrazione del nostro territorio».

«Al contenitore, come detto, lavoreranno invece gli architetti – precisa l’assessore Denis Bertoncelli –. Sarà un’operazione piuttosto complessa, suddivisa in due stralci. E l’obiettivo è completare il primo grande step entro 3-4 anni. Una tempistica normalissima per un intervento del genere, anche perché Villa Sorra è tutelata da vincoli storici e paesaggistici che impongono vari passaggi aggiuntivi con enti come la Soprintendenza».

Il costo dell’intero progetto sfiorerà comunque gli 8 milioni di euro. Per il primo stralcio, da 5 milioni, le risorse di fatto sono già state trovate: la Regione ha stanziato 3 milioni, un milione arriverà dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e il resto lo meteranno sul piatto i quattro Comuni proprietari della tenuta (Castelfranco, San Cesario, Nonantola e Modena). Con l’interrogativo di un contributo, ancora non preventivabile, che potrebbe giungere da privati sollecitati tramite l’Art Bonus, strumento che concede detrazioni fiscali a chi fa donazioni destinate alla cultura sul proprio territorio.

E nel frattempo, tante per capire più a fondo su cosa stessero lavorando, ieri gli architetti del master hanno chiuso la loro mattinata a Panzano con un piatto di tortellini. Preparati a mano uno per uno dalle sfogline dell’associazione ‘San Nicola’ e serviti rigorosamente in brodo di cappone.

Valerio Gagliardelli