Modena, violentò un ragazzino: 9 anni all''orco'

L’uomo, insieme a tre complici, avrebbe abusato del dodicenne. Il dolore del padre: "Mio figlio viene ancora preso in giro"

L'ingresso del tribunale di Modena

L'ingresso del tribunale di Modena

Modena, 25 gennaio 2022 - Lo avevano convinto ad andare a casa da quegli amici più grandi dove insieme avrebbero trascorso il tempo giocando con i videogiochi. Non se l’era sentita di tirarsi indietro: non voleva fare la figura del ‘bambino’. Eppure, durante quelle visite, almeno tre, erano accadute cose orribili. Pur avendo solo 12 anni, infatti, il proprietario dell’abitazione, con la complicità dell’inquilino ha abusato sessualmente di lui. Ma c’è di più poiché, a seguito degli accertamenti tecnici dei periti nominati dalla procura è emerso come nell’hard disk del principale imputato – un 27enne – ci fosse parecchio materiale pedopornografico autoprodotto attraverso incontri virtuali con tanti altri ragazzini.

Ieri il pedofilo è stato condannato con rito abbreviato a nove anni di carcere oltre al pagamento delle provvisionali: cinquantamila euro a favore del minore e quarantamila euro per i genitori. La pubblica accusa aveva chiesto per l’uomo 13 anni. Per quanto riguarda gli altri tre indagati nella torbida storia avvenuta nella nostra provincia, i due minorenni, un italiano ed un rumeno di 16 e 17 anni, amici e compagni di scuola della vittima saranno giudicati a parte dal tribunale dei minori. Per l’inquilino e presunto complice del 27enne, invece, un 28enne sudamericano si attende l’udienza preliminare.

Ad ottobre scorso ‘l’orco’ è finito in carcere a seguito di un aggravamento della misura cautelare: infatti nel suo hard disk sono spuntate immagini pedopornografiche che riguardano anche altri bambini ed ora a suo carico pende un secondo procedimento presso il tribunale di Bologna, competente per questo tipo di reati.

"Vieni con noi che andiamo dai grandi a giocare", avevano proposto i due ragazzini e amici di scuola alla vittima lo scorso anno. Con l’idea di giocare ai videogame e probabilmente con l’intento di essere ‘accettato’ nel gruppo il 12enne aveva quindi accettato. La vittima si è recata nell’abitazione degli indagati almeno tre volte: il primo episodio risale all’inverno dello scorso anno. Il 12enne inizia a giocare con gli ‘amici’ più grandi ai videogame. Poi l’imputato inizia a palpeggiarlo nonostante la richiesta da parte del minore, di smettere. Qualche tempo dopo, la vittima avrebbe nuovamente subito pesanti molestie sessuali da parte del 27enne così come nel corso della terza visita a casa degli indagati. In quell’occasione, secondo le indagini il 12enne sarebbe stato costretto ad andare in camera da letto. Qui l’imputato lo avrebbe chiuso a chiave per poi abusare di lui e riprenderlo con una telecamera.

Gli avvocati della famiglia del minore, Andrea Mazzacani e Katia Cristofori affermano che: "La procura ha fatto un ottimo lavoro. Ora attendiamo di sapere l’esito degli altri procedimenti in corso". Adirato ma soprattutto preoccupato per il figlio il padre della vittima: "Ci siamo accorti che gli era successo qualcosa perchè mio figlio piangeva tutte le notti. Alla fine, si è confidato con le amiche e lo siamo venuti a sapere. Ora è seguito da uno psicologo. Inizialmente mio figlio non mangiava, non parlava. Abbiamo sporto subito denuncia. C’è stata una sentenza di condanna, ma mio figlio oggi viene deriso e additato dai ragazzini del paese che non fanno altro che prenderlo in giro. La situazione è terribile".