Virus, si torna a casa

In tanti dimessi dall’ospedale: sono cinque le persone ricoverate

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di Silvia Saracino

Buone notizie dal fronte Coronavirus. Tredici persone contagiate, su 18 totali in provincia di Modena, sono state dimesse dal reparto malattie infettive del Policlinico: sono in buone condizioni e l’Ausl ha ritenuto sufficiente un periodo di isolamento a casa. Restano quindi ricoverati gli altri cinque tra cui l’unico che versa in condizioni di salute più serie è il ‘paziente uno’, il manager di Garc che ha contratto il Coronavirus durante una trasferta di lavoro nel Lodigiano. Il sessantaduenne è ancora in terapia intensiva ma le sue condizioni sono stazionarie. Restano ricoverati, in reparto, altre quattro persone.

La conta sul contagio modenese, stando a ieri sera, si è dunque fermata: non risultano nuove positività ma la situazione è in continua evoluzione e si attende l’esito di altri test effettuati su casi sospetti. La raccomandazione dell’Azienda sanitaria di non recarsi negli ospedali, in caso di sintomi, sta funzionando: le persone si stanno comportando in modo responsabile, l’Ausl ribadisce che chi ha sintomi compatibili con il Covid-19 e si è recato nelle ‘zone rosse’ o ha avuto contatti con persone contagiate non deve andare all’ospedale ma telefonare ai numeri 0593963663, al numero verde regionale 800.033.033 oppure scrivere a coronavirus@ausl.mo.it.

A livello regionale i casi positivi ieri sono saliti a 145, con un aumento di 30 casi. Nel totale, 89 sono a Piacenza, 27 a Parma e 9 a Rimini,uno a Reggio Emilia e uno a Ravenna mentre Modena resta stabile con 18 casi. Ieri si è aggiunto alla lista un secondo decesso, un 85enne lombardo residente in uno dei Comuni del focolaio e ricoverato a Piacenza. Nessuno dei nuovi pazienti è in terapia intensiva, ha specificato ieri sera l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi nell’ormai quotidiano aggiornamento con i giornalisti. «Molti sono asintomatici o presentano sintomi modesti come febbricola e lieve tosse».

La linea della Regione e dell’Ausl ora è di mandare in isolamento a casa i pazienti che hanno sintomi lievi e che quindi non hanno bisogno di cure ospedaliere: 80 persone, oltre la metà dei positivi, sono dunque stati dimessi a e tra questi anche i contagiati modenesi. Da oggi il numero verde 800.033.033 della Regione per informazioni sanitarie, è attivo con nuovi orari, ossia 7 giorni su 7, dalle 08.30 alle 18. Nella prima giornata di attivazione (martedì 25 febbraio) sono arrivate poco più di 12mila telefonate mentre mercoledì scorso sono state circa tremila e quattrocento per arrivare a un migliaiio ieri: questo significa che le persone sono sempre più informate, e si riducono le pressioni sui servizi 118 che nei primi giorni dell’emergenza sono stati subissati di chiamate.

Pur raccomandando chi ha sintomi sospetti di non andare negli ospedali sono stati rafforzati nelle strutture i presidi per selezionare all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus: in provincia di Modena sono stati allestiti moduli provvisori per il triage negli ospedali di Mirandola, Vignola e Pavullo mentre nell’ospedale Ramazzini di Carpi è predisposto uno spazio specifico all’interno della sala d’attesa.