di Francesco Vecchi
Tranquilli, ma non tranquillissimi. Alla vigilia dell’entrata in vigore del Green pass, anche sul lavoro, la nostra provincia mette in mostra grafici e relative percentuali che rispetto all’attuale andamento della pandemia suggeriscono anche ai vertici sanitari ottimismo, seppur cauto considerando il contesto e la stagione. Basandoci sull’aggiornamento fornito ieri dal direttore generale dell’Ausl Antonio Brambilla (nella foto) e dall’immunologo Andrea Cossarizza, infatti, in un diagramma circolare andremmo a colorare l’80% per rappresentare i vaccinati e il restante 20% per chi ha detto no alla puntura (con lievi variazioni in base alle età). ‘Fette’ abbastanza statiche, nel senso che in questi giorni i vaccini non hanno registrato impennate come magari si poteva ipotizzare appunto in vista del lasciapassare obbligatorio; l’aumento c’è sì stato, ma appartiene al recente passato. Il "progressivo e costante" miglioramento descritto da Brambilla e Cossarizza si mostra appieno nell’incidenza percentuale delle positività riscontrate: il tasso settimanale su 100.000 abitanti è pari a 20, dal 2 al 12 ottobre, mentre era di 60 la settimana 15-21 settembre. La freccia punta decisamente verso il basso. I primi tamponi positivi rivelano una media settimanale dell’1,2%, che era del 3,3% la terza settimana di settembre.
"La situazione sta migliorando e se questo accade è grazie a chi si è vaccinato", il mantra che viene ribadito mentre si evidenzia come in tutte le fasce d’età l’incidenza si stia chiaramente riducendo, esclusa quella 11-13 anni che ha visto passare i casi, nelle ultime due settimane, da 38 a 43. Quest’ultimo discorso ci accompagna all’analisi dei focolai delle scuole, "casi comunque isolati e situazione sotto controllo": due classi in quarantena in una secondaria di secondo grado, una in una secondaria di primo grado e in una primaria, due in una scuola d’infanzia e tre in un servizio educativo 0-3 anni. Si abbassa drasticamente anche il numero di pazienti che vengono seguiti a casa: erano 2028 il 29 settembre, 1227 l’altro ieri. Trentuno in tutto i ricoverati postivi al Covid, vanno però ’sottratti’ cinque pazienti che erano già in ospedale per altri motivi e sono risultati positivi al tampone. Fra quelli che così diventano 26 pazienti in ospedale, due sono in terapia intensiva e otto in subintensiva. Da inizio pandemia sul nostro territorio sono stati in tutto 1.828 le morti di persone positive al Covid-19, l’età media negli ultimi trenta giorni si attesta sugli 84 anni. Si va avanti nel mentre a programmare la terza dose, cosiddetta ’booster’, per i pazienti con più di 80 anni a cui l’Ausl sta inviando un sms per prenotare l’appuntamento telefonicamente. Sono state 1.052.585 le dosi di vaccino inoculate finora nella nostra provincia, 1.787 quelle fatte mercoledì. Vaccini e sanitari, questi i dati che sono stati forniti dall’Ausl: 2.755 i sanitari presi in carico nella nostra provincia, 1.911 quelli inseriti nel percorso vaccinale, 664 per il momento non lo hanno ancora fatto (fra loro 37 medici e 55 infermieri). "No Green pass nell’azienda sanitaria? Non possiamo sapere quanti siano – ricorda Brambilla –, è una condizione ideologica, ma siamo organizzati per tutti i dovuti controlli. Certo ci sarà da lavorare molto per poterlo fare, ma dalla Regione ci è stato comunicato che presto potrebbe arrivare un sistema automatizzato per verificare i Green pass".
Più in generale, uscendo dunque dal solo ambiente sanitario, Cossarizza avverte come "sottoponendosi a tanti tamponi qualcosa può anche succedere. Qualche caso di tampone ’andato troppo in alto’ c’è stato. Quindi sottoporsi ogni due o tre giorni non è proprio il massimo. Di certo vediamo che l’effetto del vaccino, nei numeri, ha ridotto notevolmente la circolazione del virus. Certo, meno persone si vaccinano e più c’è il rischio di varianti – la Delta è ancora presente sul nostro territorio, ndr –, per questo dico che anche in vista dell’inverno sono sì tranquillo, ma non tranquillissimo".