Voci dal passato Torna a casa la gavetta del caporale Neri Sarà esposta in Comune

Ieri i familiari del soldato morto nel naufragio del piroscafo Oria hanno donato a Novi l’oggetto recuperato dalle profondità del mare. Il nipote Alessio: "Bellissimo ricordarlo: amava le api e lavorare il legno". .

Voci dal passato  Torna a casa la gavetta  del caporale Neri  Sarà esposta in Comune

Voci dal passato Torna a casa la gavetta del caporale Neri Sarà esposta in Comune

di Angiolina Gozzi

Dopo 79 anni, la gavetta del caporale Romolo Neri, originario di Novi di Modena, è tornata a casa. Ieri, i familiari del soldato deceduto durante la seconda guerra mondiale, sono arrivati da tutta Italia per donare l’oggetto del loro congiunto al Comune che, nei prossimi giorni, la collocherà in una teca nell’ingresso del Municipio, corredata da una foto di Neri e dalla sua storia.

Neri aveva 29 anni, era artiere e combattente sull’isola di Rodi, in Grecia, quando morì durante il secondo conflitto mondiale. Da allora, del caporale Romolo Neri si erano perse le tracce. È stato il ritrovamento della sua gavetta, sulla quale aveva inciso il proprio nome e la scritta ’W la pace’, a portare alla luce il suo drammatico destino. Grazie ad un gruppo di ricercatori, del quale fa parte l’architetto Michele Ghirardelli, sono state ritrovate notizie della sua tragica fine.

Romolo Neri era imbarcato sul piroscafo Oria che naufragò a causa di una tempesta l’11 febbraio 1944 al largo di Capo Sounion, in Grecia, mentre trasportava verso la prigionia oltre 4mila militari italiani catturati dai nazisti sull’isola di Rodi. Tra questi, oltre a Neri, anche il nonno di Ghirardelli che nel 2007 decise di cominciare una ricerca storica per trovare tracce del suo congiunto. Da allora si è creata una rete e un’associazione con l’obiettivo di ricongiungere le vittime del naufragio dell’Oria con i loro discendenti.

"Ringrazio i familiari di Romolo Neri che hanno deciso di donarci la gavetta del nostro concittadino – ha detto il sindaco Enrico Diacci -. Sfidando la profondità del mare e migliaia di chilometri è arrivata qui e contiene il messaggio ‘W la pace’. Verrà esposta in Municipio per far capire quanto sia importante la pace e di quanto coraggio serva per difenderla".

Presenti anche i familiari di Romolo Neri. "Grazie per aver onorato la memoria di nostro zio – ha detto il nipote Alessio Neri –. Avevo 3 anni quando il piroscafo con a bordo Romolo naufragò. Ricordo che lo zio era un apicoltore ed amava realizzare piccoli lavori in compensato con il traforo. Quando abbiamo ricevuto la notizia che avevano ritrovato la gavetta e cercavano i suoi parenti, è stata un’emozione indescrivibile perché ha fatto riemerge dal fondo del mare lo zio. Penso che oggi lui sia qui tra noi e la frase ‘W la pace’ che scrisse sulla gavetta 79 anni fa, è tutt’altro che banale".

Sono circa 400 le famiglie che ad oggi hanno potuto ricevere notizia sui loro cari e pubblicarne il volto sul sito www.piroscafooria.it, ma la la ricerca dei naufraghi del piroscafo Oria continua perché ancora migliaia di vittime devono essere ricongiunte ai loro discendenti.