West Nile a Modena, è uscito dal coma il 49enne di Cavezzo colpito dal virus

L’uomo, ricoverato a Carpi, è in miglioramento e si sta ora valutando il trasferimento in un’altra struttura sanitaria

Nel tondo il dottor Emilio Ramazzina che ha diagnosticato  il primo caso di West Nile in Polesine (Foto Donzelli)Nel tondo il dottor Emilio Ramazzina che ha diagnosticato  il primo caso di West Nile in Polesine (Foto Donzelli)

Nel tondo il dottor Emilio Ramazzina che ha diagnosticato il primo caso di West Nile in Polesine (Foto Donzelli)Nel tondo il dottor Emilio Ramazzina che ha diagnosticato il primo caso di West Nile in Polesine (Foto Donzelli)

Modena, 5 settembre 2018 - Sono migliorate, in modo sensibile, le condizioni di salute del 49enne di Cavezzo, che è stato colpito da una forma neuroinvasiva del virus ‘West Nile’, ricoverato all’ospedale Ramazzini di Carpi. Come fa sapere l’Ausl in una nota, l’uomo è uscito dal coma ed essendo le sue condizioni stazionarie, si sta ora valutando il trasferimento in un’altra struttura sanitaria per completare le cure.

3 - Gazze e corvi sono i veri portatori del virus
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Intanto sia l’Ausl di Modena che quella di Reggio Emilia, a seguito dei casi che si sono registrati nella pianura padana, invitano a non abbassare la guardia contro le zanzare, portatrici del virus. I consigli per evitare il contatto, diramati sempre dalle Ausl, sono di indossare indumenti di colore chiaro e che coprano il più possibile, all’aperto; montare zanzariere in casa, usando anche zampironi e apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o piastrine; evitare i profumi, le creme ed i dopobarba, poiché attraggono gli insetti.

Cos'è
Cos'è

Per quel che riguarda le raccomandazioni igienico-ambientali per contenere la proliferazione di larve ed insetti nell’ambiente, si consiglia di  rimuovere con frequenza ogni raccolta di acqua permanente da sottovasi, bidoni, ciotole per animali, teli e quanto altro. L’acqua va gettata nel terreno, dove le larve moriranno, e non nei tombini, dove invece sopravvivono fino a diventare zanzare adulte; trattare ogni 20 giorni con prodotti antilarvali tombini e raccolte di acqua stagnante.

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