Modena, 15 settembre 2023 - Il virus West Nile fa una vittima a Modena: si tratta di una paziente di 82 anni, che è morta nei giorni scorsi al Policlinico. L'anziana presentava una condizione di fragilità preesistente causata da patologie croniche. In provincia di Modena ad oggi sono 8 i casi di West Nile Virus accertati dall'inizio del 2023.

Cos'è la West Nile: i sintomi
Si tratta di una infezione virale che nella maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Quando si manifesta la febbre, dura generalmente pochi giorni, anche se in alcuni casi - soprattutto quando il virus colpisce persone debilitate - può causare delle gravi complicazioni neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale.
Infezione senza sintomi La maggio parte delle persone infette, circa l'80% dei casi, non mostra alcun sintomo e disturbo. L'unica traccia che rimane del virus, anche a distanza di anni, è la presenza di anticorpi specifici Febbre da West Nile Circa il 20% delle persone infette dal virus presenta sintomi leggeri e spesso paragonabili ad altre forme virali come febbre, mal di testa, nausea, vomito, dolori muscolari, manifestazioni cutanee (puntini rossi) Meningite ed encefalite E' un evento raro, che può colpire una persona su 150 infette. Tra i soggetti più a rischio ci sono gli anziani e le persone che soffrono di mattie gravemente debilitanti. I sintomi sono febbre alta, forti cefalee e mal di testa, debolezza muscolare e problemi neurologici che possono portare, nei casi più gravi, un'encefalite letale o esiti permanenti. Il virus circola, soprattutto nel tardo periodo estivo, fra uccelli migratori e zanzare comuni: l'infezione può essere trasmessa nelle nostre zone.
West Nile, quanto è diffusa in Italia: il bollettino
Secondo i dati del bollettino dell'Istituto superiore di sanità, aggiornati al 13 settembre, salgono a 237 in Italia i casi confermati di infezione da West Nile Virus nell'uomo dall'inizio di maggio (erano 205 nel precedente bollettino), con 13 decessi (10 nella scorsa rilevazione): 5 in Piemonte (+1), 6 in Lombardia (+1), 2 in Emilia Romagna (+1). Sul totale dei casi, 138 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (24 Piemonte, 41 Lombardia, 17 Veneto, 1 Liguria, 47 Emilia Romagna, 3 Puglia, 1 Sicilia, 3 Sardegna, 1 caso importato dall'Ungheria), 58 casi sono stati identificati in donatori di sangue (13 Piemonte, 29 Lombardia, 2 Veneto, 13 Emilia Romagna, 1 caso importato dalla Germania), 41 sono i casi di febbre (5 Piemonte, 11 Lombardia, 22 Veneto, 3 Emilia Romagna). Il primo caso umano di infezione da West Nile della stagione è stato segnalato dall'Emilia Romagna a luglio nella provincia di Parma. Nello stesso periodo sono stati segnalati 5 casi di Usutu virus in Piemonte, 3 in più rispetto alla precedente rilevazione (2 Piemonte, 3 Lombardia). Salgono a 49 le province con dimostrata circolazione del virus, in 9 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia e Sardegna.
West Nile, come si trasmette e cosa fare
In Italia è trasmessa dalla zanzara comune, mentre non è documentata la trasmissione da uomo a uomo.
È particolarmente importante la prevenzione personale, da attuare attraverso una serie di azioni: 1) In casa bisogna usare le zanzariere, eventualmente integrandole con un occasionale trattamento con insetticidi in bombolette spray o impiego di elettro emanatori e zampironi, prodotti da utilizzare con le finestre aperte e leggendo attentamente le avvertenze. 2) All'aperto, soprattutto nelle ore serali e notturne, si consiglia di indossare preferibilmente indumenti di colore chiaro, che coprano anche le braccia e le gambe 3) Evitare profumi e dopobarba (attraggono gli insetti) 4) Fare uso di repellenti cutanei, da applicare sulle zone del corpo scoperte ed eventualmente da spruzzare anche sui vestiti: si tratta di prodotti con efficacia di durata variabile (da 30 minuti ad alcune ore) e che quindi possono necessitare di successive ulteriori applicazioni. È importante anche in questi casi seguire le istruzioni riportate in etichetta.
Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina www.ausl.mo.it/dsp/zanzara.