Modena, vite dentro lo yogurt. "L'ho vista in tempo"

Il racconto della 40enne Giulia Leonardi: "Ora denuncio il produttore"

Giulia Leonardi e il chiodo trovato nello yogurt

Giulia Leonardi e il chiodo trovato nello yogurt

Modena, 23 gennaio 2019 - E' andata ieri dal suo avvocato, che ha lo studio in città, per formulare una denuncia nei confronti del punto vendita dove ha acquistato giorni fa quella confezione di yogurt e, soprattutto, contro la casa produttrice di quello stesso barattolo di plastica e del relativo contenuto. «Perché se quel pezzo di ferro lo avesse ingerito mio figlio, che cosa sarebbe potuto accadere?».

Decisione e parole di Giulia Leonardi, quarantenne modenese che riferisce di aver trovato una sorpresa non propriamente gradita all’interno di una comunissima confezione di yogurt: una vite di ferro abbastanza lunga da farla rabbrividire di fronte all’ipotesi che quel corpo estraneo potesse da lì a poco finire nella bocca di suo figlio, che ha dieci anni.

«Ho visto che stava mangiando lo yogurt – il figlio appunto, ndr – e per questo ho deciso di prenderne uno anch’io dal frigo, incuriosita da che gusto potesse avere, dato che gli piace così tanto. Così, ieri sera – lunedì per chi legge, ndr – ho preso dal frigo un’altra confezione dello stesso prodotto, entrambe le avevamo acquistate in un supermercato che si trova in città. Dopo aver mescolato ed assaggiato tre cucchiaini, mi sono trovata in bocca una vite, come qualcosa simile a un chiodo. Per fortuna non l’ho ingerita e per fortuna, soprattutto, mio figlio delle tre confezioni che avevamo acquistato non ha scelto quella che invece ho aperto io. Altrimenti, davvero, non so cosa sarebbe potuto accadere». La quarantenne ha fotografato la confezione di yogurt, l’oggetto estraneo e il resto del contenuto, poi si è recata dal suo avvocato.

Ora spetterà al legale redigere la denuncia da presentare in procura. Sia chiaro, episodi del genere sono già accaduti in passato, anche con altri tipi di prodotti alimentari, ma giustamente quando una cosa del genere accade, il consumatore ha tutti i diritti per chiedere alla giustizia di valutare le dimensioni di un pericolo rimasto, fortunatamente per Leonardi e suo figlio, solo potenziale.