"Zero pazienti Covid nelle terapie intensive"

Claudio Vagnini, dg azienda ospedaliero universitaria: "Segnale importante". Ieri solo 14 casi

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I dati sul virus nel modenese rispecchiano la tendenza nazionale (ieri 14 casi e nessun decesso): i contagi sono in discesa e soprattutto i ricoveri disegnano una situazione che, pur nella prudenza, fa sperare al meglio. Ieri al Policlinico, dopo settimane con numeri comunque molto bassi, si è raggiunta quota zero di pazienti Covid in terapia intensiva, quattro le persone ricoverate in sub intensiva, 20 i invece i letti occupati negli altri reparti Covid. Uno scenario che va di pari passo con la campagna vaccinale che ha preso il via con la terza dose agli over 80, al personale sanitario e alle categorie fragili. "Il fatto di non avere più pazienti in terapia intensiva è un segnale importantissimo – ha detto Claudio Vagnini, direttore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena al margine dell’iniziativa organizzata davanti al Policlinico dalla Lega lotta ai tumori – il Covid rimane una presenza ingombrante ma grazie alla vaccinazione lo stiamo facendo scemare; e questo è ciò che dobbiamo continuare a diffondere tra la popolazione; ci sono troppi messaggi falsi o che creano confusione e questo è per noi un problema perché abbiamo bisogno che popolazione intera sia coperta dal vaccino". Una campagna vaccinale che a Modena vede sempre adesioni anche grazie alla leva del green pass. "La leva del green pass - è importante ha proseguito Vagnini - anche se ritengo che se avessimo fatto una scelta precisa introducendo l’obbligatorietà del vaccino avremmo evitato le polemiche che ci sono in questi giorni". Per le dosi agli over 60 l’Ausl di Modena si sta invece ancora organizzando. "I tempi per tutti saranno quelli della campagna vaccinale contro l’influenza e pensiamo che il covid sia un motivo in più per coprirsi anche nei confronti del virus influenzale– ha concluso Vagnini - con il mantenimento delle dosi che ci sono adesso noi contiamo nell’arco di poche settimane di partire su tutti, anche gli over 60 cominciando comunque dai più anziani e fragili". Covid, vaccino, green pass, la ‘triade’ della pandemia sta generando ripercussioni pesanti anche sul piano psicologico . A spiegarlo è la dottoressa Cecilia Giuliani, psicologa per l’Ausl di Modena: "Le chiamate ai nostri servizi nella prima fase del lockdown sono state tantissime ma il nostro lavoro prosegue anche adesso – ha spiegato – sono prevalentemente donne e l’età media è 50 anni; questo significa che ci sono anche tanti anziani. Emanuela Zanasi