REDAZIONE MODENA

Zona Cittanova, c’è il via libera per una nuova cabina elettrica

Parere favorevole del Consiglio sulla variante per la realizzazione dell’intervento

Zona Cittanova, c’è il via libera per una nuova cabina elettrica

In via Jacopo da Porto nord, zona Cittanova, verrà realizzata una nuova cabina primaria che consentirà di rafforzare il sistema distributivo nell’area ovest della città, comprendente Marzaglia, Cittanova, Baggiovara, fino al comparto industriale di Modena nord.

Il Consiglio comunale ha infatti espresso parere favorevole sulla variante urbanistica necessaria per consentire la realizzazione dell’intervento a cura della società Inrete distribuzione energia spa e l’apposizione del vincolo espropriativo. "Il procedimento – ha spiegato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli – è gestito direttamente da Arpae Sac, che ha convocato una Conferenza dei servizi nell’ambito della quale vengono effettuati l’accertamento della conformità urbanistica delle opere, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità. L’area individuata per l’impianto, che sarà baricentrica rispetto ai punti di allaccio su via Emilia e a nord della stessa via, è parte del territorio rurale: al Comune viene quindi richiesto un parere rispetto alla variazione agli strumenti urbanistici con la trasformazione dell’area da uso agricolo a zona per servizi".

La realizzazione della nuova cabina consentirà di sgravare la cabina di Modena ovest, che attualmente serve anche la zona delle frazioni a ovest della città, rafforzando la rete di distribuzione con un miglioramento dell’affidabilità e della qualità del servizio elettrico dell’intero comprensorio modenese. L’impianto consentirà inoltre di supportare un incremento della richiesta di energia nella zona in via di sviluppo e nella quale è inoltre presente lo scalo merci.

La nuova cabina elettrica primaria da 13215 kV verrà realizzata in un’area di circa 6.400 metri quadrati già acquisita da Inrete. La cabina sarà connessa alla rete tramite cavi interrati, si presenterà con l’edificio più visibile realizzato secondo la tipologia edilizia semiagricola (simile a piccola stalla o fienile) e con un proprio viale di accesso, necessario per consentirne la manutenzione, in cui sono previste opere di mitigazione, come la presenza di un sistema di siepi che circonda l’intera struttura e la piantumazione di ampie aree a verde sul perimetro.

Aprendo il dibattito, Stefano Prampolini (Lega Modena) ha motivato il voto di astensione esprimendo perplessità per l’introduzione di trasformatori in un’area agricola: "Sarebbe stato più opportuno spostarsi verso la strada, ai lati, per impattare il meno possibile i terreni”. Giovanni Bertoldi ha precisato ulteriormente questa posizione spiegando che “nessuno è contrario a quest’opera, anzi, c’è bisogno di energia di qualità, poiché in molte aree della città si verificano frequenti sbalzi di tensione che danneggiano aziende e famiglie".