«Zone industriali insidiate dai ladri Il piano sicurezza è in ritardo»

Lapam e Cna incontrano il sindaco Bellelli: «Telecamere, e software per riconoscere le targhe: tutto rimandato»

«Ci hanno fatto tante promesse, ora vogliamo i fatti».

Così Riccardo Cavicchioli, presidente dell’associazione Lapam commenta l’incontro che si è svolto nei giorni scorsi in Municipio sul tema sicurezza nelle zone industriali. L’idea di un confronto con il sindaco Alberto Bellelli e l’assessore alla sicurezza Mariella Lugli, è nata dall’altra associazione Cna ed è stata subito accolta da Lapam e Confindustria.

«In campagna elettorale – prosegue Cavocchioli – sono state fatte promesse, tra cui il rinnovo del parco delle telecamere di videosorveglianza, con la sostituzione di quelle vecchie e l’aggiunte di altre nuove, controlli ai varchi della città con software capaci del riconoscimento targhe e la possibilità di condivisione del materiale da parte di tutte le forze dell’ordine. Il tutto, entro il 2019. Ora ci viene detto sarà realizzato nel prossimo settembre. Capiamo le difficoltà burocratiche e legate agli appalti, ma visto che abbiamo dato la nostra disponibilità, perché non siamo mai state coinvolti? Il sindaco continua a scrivere lettere ai vari Ministri degli Interni per un potenziamento del Commissariato di Pubblica sicurezza, ma senza ricevere risposta: perché non andiamo tutti insieme dal Prefetto o dal Ministro stesso? Dopo tanti anni le parole perdono credibilità, è urgente un diverso modo di agire».

Cavicchioli ha portato ad esempio la gestione del ‘Parco Industriale Mancasale’ nel reggiano: «Varchi presidiati con sbarre dotate di telecamere a riconoscimento targhe o con i vigilanti». Tamara Gualandi, presidente Cna, richiamando il recente episodio dell’incendio di un furgone, conferma che «gli imprenditori non si sentono più sicuri, al pari do negozianti e cittadini.

Affinchè il nuovo sistema di videosorveglianza funzioni non solo in fase repressiva ma anche preventiva, abbiamo chiesto che ne venga data ampia comunicazione, con una mappatura delle nuove collocazioni».

Maria Silvia Cabri